Il progetto educativo varato all'interno della nostra città continua ad ampliarsi con nuove iniziative. Esemplari quelle collegate alla LUdE e al programma "Primi spassi"
Si basa sull’educazione permanente e l’infrastrutturazione sociale. Stiamo parlando di quel progetto educativo che già dal 1998 cerca faticosamente di farsi strada all’interno delle multiformi realtà civili che costituiscono la nostra città, con l’intento di dar luogo a una cittadinanza attiva e più consapevole. Un tentativo di welfare e sviluppo locale che deriva dalla consolidata sperimentazione di altri paesi e che già da tempo è approdato sulle coste dello stretto d’Italia per dare l’esempio di un’ambizione costruttiva e per farsi prezioso grimaldello di estirpazione delle realtà territoriali maggiormente disagiate.
Un piano che ha coinvolto un impressionante ventaglio di professionisti e associazioni e che è stato riconosciuto da OCSE, Unops e Organizzazione Mondiale della Sanità, come uno dei più interessanti casi mondiali nel suo genere.
Il filone “educational” – com’è stato ribattezzato – aggrega anche programmi di formazione specializzata e turismo educativo che fanno da contraltare alla fondazione della LUdE, Libera Università dell’Educare, sorta nel dicembre dell’anno scorso, e al programma stabile “Primi spassi”, che ha invece preso avvio nel gennaio 2012.
E’ solo la punta di un iceberg – sicuramente quella venutasi a cristallizzare più di recente – di una proficua carrellata di iniziative che hanno preso piede con la nascita di EcosMed, più di un decennio fa, per poi proseguire con la costituzione del Consorzio Sol.E, della Fondazione Horcynus Orca, della Fondazione Antiusura Padre Pino Puglisi e della Fondazione di Comunità di Messina, nata nel luglio del 2010.
In calendario, nei prossimi mesi, le iniziative che fanno capo proprio alla LUdE, in particolare i seminari di confronto genitoriale cui si darà avvio l’8 aprile con l’incontro “Educazione sentimentale” presso la libreria Feltrinelli.
Intanto estende la sua opera a macchia d’olio, anche il progetto “Primi spassi” che si traduce in un’opera assistenziale, svolta da operatori appositamente reclutati e da volontari istruiti ad hoc, nei confronti di quelle realtà sociali maggiormente critiche. Non a caso il piano ha mosso i suoi primi passi proprio nel quartiere di Camaro, tristemente noto alla nostra città per alcune situazioni di degrado che impediscono un sano sviluppo delle nuove leve generazionali.
Attività di animazione, letture ad alta voce di favole nelle piazze, contributi economici, consigli pratici e informazione su comportamenti virtuosi da adottare in primis in seno al nucleo familiare sono l’architettura dell’ambizioso intento di ristrutturazione sociale e adottano una modalità di approccio precoce, sin dal momento della nascita del nuovo cittadino che riceverà infatti la visita dei soggetti coinvolti nel progetto.
In cantiere anche un Festival dell’Educazione, in sinergia con un fermento di quell’attività di ricerca che si propone di scovare, anche in altre culture, modelli di progresso e buona prassi da poter fruttuosamente riprodurre.
Non mancheranno, infine, i seminari residenziali, che avranno avvio a partire dall’ultimo fine settimana di maggio e che trarranno spunto dai contesti socio-ambiantali di crescita, non sempre particolarmente felici, per proporre valide alternative pedagogiche, all’insegna della crescita e del consapevole apprendimento dei valori pubblici. (Sara Faraci)