Obiettivo dell'iniziativa è la creazione di un circuito turistico-culturale finalizzato alla messa in rete degli assets culturali contemporanei per il potenziamento e la ridefinizione dell'offerta turistica locale ai flussi croceristici
Sono le scalinate Caglià – Ferro, Sant'Anna, San Gregorio, Rosa Donato, Mons. Francesco Bruno, e le rampe Operaia e della Colonna. Denominate "scalinate dell'arte", il progetto di riqualificazione era stato in un primo momento rigettato e poi riammesso al finanziamento.
Oltre alla riqualificazione delle scalinate di via XXIV maggio, prevede anche l'ampliamento della dotazione infrastrutturale multimediale del palacultura.
I progetti saranno presentati venerdì 20, alle ore 10.30, nella sala Falcone Borsellino, a palazzo Zanca, nel corso di una conferenza stampa, alla quale parteciperanno il sindaco, Renato Accorinti, e gli assessori, all'arredo urbano, Daniele Ialacqua, e alla cultura e all'identità, Sergio Todesco, oltreché il progettista e ideatore del circuito, Giovanni Lucentini, (partner Team Project); il progettista del Comune, Nino Principato; il progettista degli allestimenti, Daniela De Domenico, (partner gruppo architetti); e il responsabile del procedimento, Giovanni Berenato
Obiettivo dell'iniziativa è la creazione di un circuito turistico-culturale finalizzato alla messa in rete degli assets culturali contemporanei per il potenziamento e la ridefinizione dell'offerta turistica locale ai flussi croceristici.
I progetti, che saranno avviati con l'esecuzione dei lavori previsti a partire dal prossimo novembre, sono stati finanziati dall'assessorato regionale della cultura e all'identità siciliana, per un importo complessivo di 2 milioni e 100mila euro, alla partnership pubblico privata composta dal Comune di Messina (capofila), dall'associazione per la promozione dello sviluppo sostenibile Team Project e dal gruppo informale di architetti.
la città è in pezzi e affoga dopo un temporale, ma si spendono soldi per queste c…. BRAVI
I 2 milioni e 100mila euro, servono anche ad acquistare le barche per superare gli allagamenti?
non bisogna essere critici sempre e comunque. se il finanziamento arriva e si rieesce a recuperare parte delle scalinate cittadine, non si può essere in disaccordo.
anche se si tratta di palliativi, sono meglio che niente. speriamo che le risorse non vengano sprecate e che la valorizzazione non sia una tantum come tutte le iniziative fin qui intraprese.
Quindi, secondo le vostre menti gloriose, i soldi di un finanziamento, erogato dall’assessorato regionale alla cultura, si possono impiegare per sturare i tombini?
Siete le stesse persone che si sarebbero lamentate se questo finanziamento fosse andato perso per mancanza di progetti.
Oltre che populisti fate la figura degli inconsapevoli (per non dire ignoranti).
perchè no??l’incolumità pubblica e la ordinaria manutenzione vengono prima della scalette che presto rifaranno schifo come una volta. Mi dirai che sono soldi che non si possono stornare, ok, allora ti domando come mai per queste baggianate la regione e ed il comune sono così bravi a reperire fondi, mentre per i suddetti problemi non si muove una unghia??Me lo spieghi perfavore??Io preferisco meno zallate inutili su una scala o su una aiuola, ma le strade buone e i torrenti sicuri, come nelle città civili e moderne, quindi non Messina
mi sembrava strano che Napoleone non rosicasse anche per questo (ovviamente il nano corso non sa che i finanziamenti sono a progetto e che l’assessorato regionale alla cultura non finanzia la pulizia dei tombini)