Un altro progetto di isola pedonale è stato presentato questa mattina nella Sala Ovale di Palazzo Zanca dal Meetup di Messina - Amici di Beppe Grillo. Un progetto completo che coinvolge tutta la zona di Piazza Cairoli, viale San Martino e vie limitrofe.

Un progetto che nasce dall'esigenza di dotare Messina di un grande spazio pedonale al centro della città che sia condiviso dalla gran parte della cittadinanza. Un progetto ambizioso che mira a creare un'idea di isola pedonale che si discosti dalla mera chiusura di alcune vie cittadine con transenne, per avvicinarsi ad una visione funzionale e globale di isola pedonale, dotata di pavimentazione unica e arredi urbani adatti allo sviluppo di un'area dedicata all'aggregazione sociale, eventi, turismo, commercio. Un luogo d'incontro, il cuore di una città più pulita ed ecologica.

Questa l'idea e le finalità del progetto di isola pedonale presentato questa mattina dal Meetup Amici di Beppe Grillo di Messina. Il progetto oltre la nuova pavimentazione e l'installazione di arredi urbani in Piazza Cairoli, che favoriscano lo svolgersi di eventi culturali, ludici, musicali (come mostre fotografiche, sagre enogastronomiche, esposizioni d'auto e moto d'epoca, eventi sportivi e mercatini di natale o d'antiquariato), prevede un radicale cambiamento della viabilità. Infatti, insieme alla chiusura del viale San Martino, della via dei Mille e della via Giordano Bruno fino alla Santa Cecilia, si andrebbero anche a cambiare i sensi di marcia delle vie Risorgimento, Centonze e Ghibellina, equilibrando cos' lo smaltimento del traffico in entrambe le direzioni nord e sud (via Risorgimento e Ghibellina verso sud, Centonze e cesare Battisti verso nord).

Tuttavia non basta la sola modifica della viabilità per risolvere il problema del traffico e dei parcheggi che attanaglia il centro storico. Infatti insieme a questi interventi strutturali, devono seguire dei potenziamenti dei servizi di trasporto pubblici: con maggiori e più frequenti navette che dai principali viali cittadini (Giostra, Tommaso Cannizzaro, Europa) favoriscano il raggiungimento dell'isola pedonale, ed anche con la creazione di altre aree parcheggio nelle zone limitrofe al centro storico. Inoltre servirebbe garantire maggiori controlli da parte dei vigili urbani ed infine, cosa alquanto difficile su cui l'amministrazione comunale può ben poco, riuscire a cambiare la mentalità di una larga fetta della cittadinanza che, senza la possibilità di parcheggiare davanti il negozio, che sia in doppia o in tripla fila non importa, non scende in centro a fare acquisti.

Il progetto, comporterebbe una spesa totale che si aggira intorno ai 2 milioni di euro che, a detta dell'attivista del Meetup messinese Leonardo Russo, che ha presentato questa mattina il progetto, possono essere facilmente ottenuti da finanziamenti europei:"Quello che manca – afferma Russo – è la progettualità".

Certamente questa idea di isola pedonale, non avendo il Meetup dei rappresentati in consiglio comunale, dovrà essere spostata direttamente dall'amministrazione o da qualche parte politica, con cui gli attivisti, hanno dichiarato, sono disponibili a collaborare. Per ora tuttavia, il dibattito consiliare sull'isola pedonale si può svolgere solo attraverso emendamenti al piano già approvato, che riguardano soprattutto la via dei Mille. Quindi l'dea dell'adozione di un nuovo e totalmente diverso progetto di area pedonale sembrerebbe molto remota e richiederebbe decisamente molto tempo per l'iter burocratico.

Infine, per quanto riguarda un certo discorso secondo il quale l'isola pedonale danneggerebbe l'economia di molti negozianti della zona, Russo ha risposto che: "La via dei Mille o la via Giordano Bruno non è di proprietà del commerciante, che si deve comunque aiutare e rispettare, ma è di tutta la città. Una visione del centro con meno auto, meno inquinamento, con una funzione diversa dell'isola pedonale, con una pista ciclabile che attraversa tutta la città attenzionerebbe da un lato l'aspetto ecologico e dall'altro favorirebbe lo sviluppo di un'economia diversa da quella tradizionale della zona, orientata alla nascita di attività commerciali per il turismo o l'enogastronomia. Avere degli spazi e pensarli con sviluppi economici diversi non è solo fattibile, ma anche favorevole".

Marco Celi