Valorizzazione di antiche trazzere, di alcuni manufatti e di elementi vari che si trovano nell’area dalla valle alla falde di Pizzo Ilizi ai Monti Peloritani: prevede questo il progetto per cui l’amministrazione comunale sta avviando le procedure per l’affidamento dei lavori
Un progetto di ampio respiro, volto a riscoprire la bellezza di un’area sui monti del Comune di Mandanici non contaminata dall’urbanizzazione. E’ questo l’obiettivo del progetto di ripristino degli elementi culturali del paesaggio agrario dall’ampia valle alle falde di Pizzo Ilizi ai Monti Peloritani, rappresentativi della tradizione contadina e di siti ad elevato pregio naturalistico. Il progetto, redatto dall’ingegnere Angelo Bevacqua, mira alla riqualificazione del paesaggio nel pieno rispetto del territorio, tramite interventi di recupero di vecchie trazzere, di alcuni manufatti e di altri elementi come abbeveratoi e fontane. Esisteva già a riguardo un precedente progetto redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale che è stato ripreso “privilegiando – si legge nella relazione dell’ing. Bevacqua – emergenze rurali che nella fase precedente erano stati poco valorizzati e in questa fase portati ad una maggiore attenzione”.
Come spiega ancora la relazione tecnica, gli interventi prevedono la sistemazione di vecchi ruderi, un tempo case rurali, tramite utilizzo di pietra locale per evitare di snaturarne la loro originalità. L’intento progettuale è poi quello di valorizzare alcuni elementi significativi della vita rurale di un tempo, come un’urna, utilizzata per ricavare acqua, ricavata per metà nella roccia e per metà costituita da massi che devono essere rimessi in posizione. “Anche la zona circostante – si legge – necessita di attenzione per mitigare la lenta ma inesorabile azione disgregatrice delle acque e dei venti. Si prevede infatti nella zona di attraversamento della trazzera di realizzare una zona pavimentata a mo di “savanella” atta ad assicurare il libero deflusso delle acque impedendo al contempo il suo disfacimento”.
Verranno ripristinati anche tre copri di fabbrica risalenti al 1900: “Il primo fabbricato a forma circolare è il classico “pagghiaru” che un tempo anche non molto lontano costituiva un ottimo riparo, realizzato in pietra. Il secondo ha una forma pressoché trapezoidale, che un tempo presumibilmente costituiva un ottimo riparo dalle intemperie. Il terzo è quello che si trova in condizioni peggiori. Ha muri in pietrame, per quei pochi rimasti, dello spessore di 60cm e si compone di due ambienti distinti”. I lavori prevedono, in parte, la ricostruzione dei muri distrutti con la stessa pietra che li componeva.
L’importo complessivo del progetto – approvato con Delibera di Giunta n.35 – è di 311.186,06 euro, di cui 219.931 euro per lavori comprensivi di oneri per la sicurezza in incidenza per manodopera, entrambi non soggetti a ribasso, e 91.255,02 euro a disposizione dell’amministrazione. Si farà fronte alla spesa con il contributo previsto dall’atto di concessione emesso dal GAL “Peloritani Terre dei Miti e delle Bellezze”. L’amministrazione ha avviato l’iter per l’affidamento dei lavori e ha pubblicato un avviso per acquisire manifestazioni di interesse a partecipare alla procedura negoziata.
Giusy Briguglio
Un plauso al sindaco Armando Carpo, capace di valorizzare il territorio di Mandanici.
Un plauso al sindaco Armando Carpo, capace di valorizzare il territorio di Mandanici.