Da Franco Parisi, presidente del circolo Pd di Nizza, riceviamo una lettera indirizzata la primo cittadino sul progetto relativo all'approdo barche che dovrebbe essere realizzato nel comune jonico
Il comune di Nizza di Sicilia ha ottenuto un finanziamento per realizzare un approdo barche che, in un incontro con i pescatori della zona, è stato però contestato dagli stessi. Anche Franco Parisi, presidente del circolo locale Pd scrive al sindaco del comune jonico, Giuseppe Di Tommaso, chiedendo che il progetto venga rivisto alla luce delle considerazioni dei pescatori. Riceviamo e pubblichiamo:
“Lei avrà avuto modo di constatare i dubbi e le critiche che il progetto per l’approdo delle imbarcazioni sta suscitando proprio nel mondo dei pescatori a cui è indirizzato.
Anch’io e il mio partito riteniamo criticabile l’ipotesi progettuale elaborata ed approvata dalla Sua amministrazione in quanto:
– non garantisce la velocità dei movimenti nel salire e nello scendere le imbarcazioni, velocità assolutamente necessaria in caso di emergenza;
– il sistema per imbracare e tirare su le barche dal mare non funziona, soprattutto con mare mosso;
– tirare le barche richiede più persone a disposizione rispetto al sistema utilizzato adesso dai pescatori che hanno raggiunto un equilibrio che permette loro di lavorare ed affrontare il nostro mare con relativa sicurezza;
– non si comprende chi dovrà farsi carico della gestione dell’impianto e delle relative spese, della manutenzione ordinaria e straordinaria;
– non si capisce in che modo le imbarcazioni potranno essere messe in sicurezza in caso di mareggiate o di un qualunque altro tipo di emergenza.
Questi sono solo alcuni dubbi sull’efficacia di questo progetto, dubbi che è necessario chiarire prima di mettere in crisi l’equilibrio messo in atto dai pescatori.
Le diamo merito che è stato capace di intercettare un finanziamento pubblico e finalizzarlo per offrire un servizio ai suoi cittadini però c’è un errore di fondo nella sua azione: l’incontro con gli addetti al settore della pesca andava fatto prima di stilare il progetto esecutivo in modo che questo affrontasse e rispondesse meglio alle necessità dei pescatori ed alle caratteristiche del nostro mare.
Le chiedo, pertanto, di sospendere la procedura di attuazione del progetto e di rivederlo in modo che, chiariti tutti i dubbi e fatte le opportune modifiche, si possa offrire un servizio migliore al mondo della pesca”.