Dopo l'ennesima protesta di dipendenti e sindacati sembra in arrivo il commissariamento dell'Ente Teatro Vittorio Emanuele. Il provvedimento è sul tavolo del governatore Crocetta. Il commissario potrebbe essere Laura Pulejo, in pole position nei mesi scorsi per l'incarico, ma la nomina deve passare dalla Commissione affari istituzionali.

La chiusura del Teatro Vittorio Emanuele per lo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali che ha fatto saltare la prima del Rigoletto, ha segnato un punto di non ritorno. Da un lato la classe politica che in questi mesi era stata “silente” sembra essersi ricordata di un’agonia che dura da anni e reclama il commissariamento, dall’altro fioccano commenti e reazioni. Nel frattempo con sindacati e Cda ai ferri corti ed il dialogo ormai al lumicino Crocetta ha deciso di iniziare a porre mano al commissariamento, finora soltanto annunciato a più riprese sin dai tempi dell’ex assessore Tranchida. Il provvedimento è già sul tavolo del governatore in attesa della firma e del passaggio in Commissione affari istituzionali ma il pomeriggio è trascorso con un acceso dibattito all’Ars per il voto finale sulle Province. Ieri sembra che anche l’assessore Battiato, riteniamo per telefono visto che è in tour, abbia dato conferme al deputato Filippo Panarello dell’ormai prossimo arrivo di un commissario. In verità le indiscrezioni che girano da mesi vorrebbero più che altro una commissaria, Laura Pulejo, operatrice del mondo culturale da una vita ed in lista Crocetta per le regionali e con il Megafono alle Politiche. Mai come in questo caso si può parlare di “cronaca di un commissariamento annunciato” dal momento che se ne parla dalla scorsa estate e sempre come di un fatto “imminente”. Nel frattempo si registrano altre reazioni, come quella del Pdl che in una nota invita all’azione comune per ottenere maggiori risorse dalla Regione. “Siamo pronti a programmare ed organizzare insieme con tutte le altre forze politiche cittadine un’azione seria e responsabile- si legge- al fine di incidere sul bilancio attualmente in discussione all’Ars, affinché sia possibile predisporre una programmazione artistica di livello, come meritano la città dello Stretto, il suo pubblico ed i suoi artisti”. Il Pdl, accogliendo l’appello del Cda dell’Ente ritiene indispensabile un’azione corale di tutte le forze politiche dal momento che la cultura non ha un “colore” specifico e una traghetta partitica. “E’ necessaria una presa di posizione decisa e coesa alla luce della situazione di incertezza economica dell’Ente e delle preoccupazioni generate dalle previsioni del bilancio regionale che vedrebbero ridursi a 4 milioni di euro il contributo previsto. I tagli penalizzano in misura maggiore Messina rispetto a Catania e Palermo, nonostante l'Ente messinese si sia attenuto, fin dalla sua fondazione, ad una sana programmazione finanziaria”. Domani sera andrà in scena il Rigoletto e sabato è prevista la replica. Nel frattempo però se da Palermo non arriverà ossigeno è quasi scontato che tra aprile e maggio il Teatro Vittorio Emanuele sarà costretto a chiudere battenti. Nelle prossime ore la “patata bollente” finirà nelle mani del commissario regionale.

Rosaria Brancato