Trasparenza e anti-corruzione, i consiglieri Pd tirano le orecchie all'amministrazione

Trasparenza e anti-corruzione, i consiglieri Pd tirano le orecchie all’amministrazione

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Trasparenza e anti-corruzione, i consiglieri Pd tirano le orecchie all’amministrazione

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lunedì 07 Luglio 2014 - 15:51

I consiglieri dei gruppi consiliari Pd presenteranno una proposta di delibera per sollecitare il Sindaco ad applicare la normativa per evitare fenomeni di corruzione negli appalti pubblici e assicurare la trasparenza di tutti gli atti.

Trasparenza e legalità. I consiglieri Pd si mobilitano compatti e pungolano l’amministrazione Accorinti proprio su una tematica che fin dal principio è stata cavallo di battaglia e principio ispiratore dell’azione politica del Sindaco. Dai gruppi Pd però il monito affinché questi concetti non restino solo belle intenzioni. Per questo i capigruppo consiliari del partito stanno preparando una proposta di delibera per indirizzare l’amministrazione verso quel percorso di trasparenza e anti-corruzione che tra l’altro è previsto anche dalla legislazione.

A presentare il provvedimento c’erano tutti i consiglieri Pd, come ha spiegato Nicola Cucinotta l’iniziativa vuole avviare un processo che conduca ad un cambiamento radicale nel rapporto tra il Comune e i cittadini attraverso l’applicazione delle normative anticorruzione.

Per i consiglieri gli ultimi eventi nazionali, basti pensare agli scandali legati al Mose di Venezia, l’Expo 2015 di Milano, la ricostruzione de L’Aquila, dimostrano come l’argomento sia tutt’altro che teorico, ma a quanto pare l’amministrazione Accorinti, ad un anno dall’insediamento, non ha ritenuto di doverlo inserire tra le priorità della sua agenda politica.

La proposta di delibera di Consiglio Comunale che propone il partito impegna il Sindaco di Messina ad adottare tutti i provvedimenti che riterrà utili, affinché il Segretario Generale Dott. Le Donne, investito di tale incarico con determina sindacale n. 304981 del 31.12.2013, ponga in essere tutti gli atti di sua esclusiva competenza, peraltro, dettagliatamente indicati dall’art. 1 comma 8, 9 e 10 della norma.

I consiglieri comunali proponenti, in base ai principi ispiratori dell’Area politica di riferimento, ritengono fondamentale che quanto disposto dalla legge anticorruzione sia attuato immediatamente nella città di Messina in relazione a grandi opere/progetti che dovrebbero migliorare la mobilità nel nostro territorio, e che ci auguriamo vedano presto la luce, quali la Via Don Blasco o il secondo approdo di Tremestieri, ed il completamento di altre opere come gli svincoli autostradali Giostra-Annunziata, opera quest’ultima su cui pare esistono già esposti alla Procura della Repubblica.

“A Messina abbiamo un piano anticorruzione? Abbiamo quella necessaria rotazione dei dirigenti che impedisce questi fenomeni? Lo chiede la legislazione e noi giriamo questa domanda al Sindaco” ha spiegato Antonella Russo che ha ricordato che il Piano anticorruzione dovrebbe essere varato ogni anno entro il 31 gennaio e che in assenza di questo strumento l’Ente può anche andare incontro a sanzioni. Simona Contestabile ha poi sottolineato l’anomalia del doppio ruolo di controllore e controllato impersonato dal segretario e direttore generale Antonio Le Donne.

“Il Partito Democratico, lungi dal volere assumere le vesti di Cassandra, intende esclusivamente farsi garante e promotore di azioni preventive rispetto a “golose” occasioni di fenomeni di corruzione, di controllo sull’operato del responsabile comunale e di denuncia di ogni eventuale inadempimento normativo. Non sfuggirà ad alcuno, infatti, notare che ogni qualvolta nel nostro paese si è utilizzato lo strumento dell’emergenza, o meglio dell’operare in emergenza, bypassando le vigenti regole – vedi varie OPCM per far fronte ad emergenze croniche (nel nostro caso traffico da e per il continente) ovvero emergenze causate dalla forza della natura (nel nostro caso alluvione) – si sono verificati corruttele che hanno condotto agli scandali sopra enumerati che, giustamente, hanno avuto una risonanza internazionale, a cui ha fatto seguito l’intervento determinato del Governo con la nomina del dott. Cantone alla guida dell’agenzia anticorruzione.

E’ evidente, quindi, che lo stato di fatto rappresentato imponga un intervento fermo e deciso per il mantenimento e perseguimento della legalità”.

Con la si vuole dunque porre l’attenzione sul tema e, nel contempo, far si che anche alle nostre latitudini si attui la norma con tutte le sue previsioni: l’obbligatorietà dell’adozione di un piano di prevenzione e di un piano di controlli; conseguente monitoraggio dell’operato; denuncia ed eventuali sanzioni in caso di trasgressione; avvio di un’organica politica di formazione sui temi delle regole e dell’etica; il tutto affinché l’Amministrazione comunale nella sua interezza, dai dipendenti al Sindaco facciano dell’etica pubblica l’esclusivo modus operandi.

Tutto ciò nell’interesse della collettività messinese e nella complessiva gestione della cosa pubblica.

F.St.

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