E' l'auspicio del presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti, che propone anche che vi si collochi un monumento simbolo
“E’ giunto il tempo che anche nella nostra città ci sia un luogo – simbolo da dedicare alle vittime ed ai martiri della mafia, di ogni tempo e di ogni luogo”. Lo sostiene il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti, auspicando “uno spazio che ci aiuti a ricordare, a tenere sempre viva la memoria di uomini giusti e coraggiosi, caduti nell’adempimento del loro dovere, siano essi rappresentanti delle Forze dell’Ordine o della Magistratura, della Politica o del Sindacato, della Chiesa o anche singoli cittadini, vittime, a volte incolpevoli di vendette trasversali o di pallottole vaganti. Si propone pertanto – continua il presidente Previti – che la grande rotatoria sul viale Giostra, di fronte l’isolato 13, sia intitolata “alle vittime ed ai martiri della mafia”, in un quartiere spesso identificato come simbolo di delinquenza, di periferia estrema in tutti i sensi. Un quartiere che nello stesso tempo manifesta forti segni di presenza civile ed azioni di promozione del territorio, sviluppate in primo luogo dalla parrocchia salesiana di S. Matteo e dalla scuola Vann’Antò. Nella stessa rotatoria – conclude Previti – ci auguriamo che, dopo l’auspicata intitolazione, si possa collocare un monumento simbolo dedicato alle stesse vittime della mafia”.
questi politici hanno molto tempo da perdere, anzichè lavorare per il cittadino che gli paga lo stipendio
un consiglio al sig. Previti, la intitoli al “”messinese”” Shakespeare!!
La proposta di intitolare “la rotonda” alle vittime della mafia mi trova d’accordo; è necessario, però, un intervento preliminare: farla diventare una vera rotonda e non un aborto di rotonda dove gli automobilisti non fanno altro che imprecare lanciando anatemi a chi l’ha progettata e realizzata. E’ noto a tutti che chi si inserisce nella rotonda proveniente da Via Palermo (esattamente accanto all’is. 13) non può procedere verso monte e cioè verso Viale Giostra alto, S. Michele, Portella. Ciò è inammissibile se la “rotonda” deve svolgere il proprio ruolo; perchè chi dovesse intraprendere quel percorso non si sa dove è costretto ad andare per effettuare la svolta. I sig. Presidente del Consiglio, prima di procedere all’intitolazione, vorrà comunicare ai cittadini il nome del tecnico che ha progettato la “rotonda” unitamente al provvedimento adottato contro lo sperpero di denaro pubblico. Dopo la sistemazione razionale e funzionale della rotonda (cu na picchicedda di gnegnu!), saremo ben felici di intitolare la rotonda alle vittime della mafia.
Lodevole ed apprezzata l’iniziativa di intitolare alle ” vittime e martiri della mafia ” la rotatoria.
Peccato dopo qualche mese sia rimasta monca a seguito “l’annessione” nell’area condominiale dell’isolato 13 la “progettata” strada pubblica che immetteva gli automobilisti provenienti dalla via Palermo sul viale Giostra.
A quel punto si sarebbe potuto, e dovuto, rimediare a tale “imprevisto” attraverso la semplice apertura di un varco (2 metri di profondità per 3 di larghezza ) di una delle aiuole, così da lasciare inalterata l’opportunità di portarsi nel versante destro a salire del viale Giostra, rimasta, viceversa, priva di immissione dal viale Regina Elena fino alla rotonda di Ritiro.
Un insieme di debolezza e incapacità di cui se ne dovrebbero vergognare tutti!
Un’opera “mega galattica”, stimabile in non più di mezza giornata di lavoro, tale da evitare estenuanti code e difficoltà gli automobilisti.
“Altra “perla” portata a termine da Buzzanca & C.
Esempio di attenzione, rispetto e sensibilità verso i cittadini, dei quali, però, ci si ricorda con puntuali invii di facsimile elettorali, telefonate, sms e altro, al momento di chiedere il voto”
A volte, però, può capitare che anche gli elettori si ricordano di loro.
Eccome!