E' il vero problema del servizio. Per il sindacato, i soldi si potrebbero reperire coi fondi Pon Metro e permetterebbero un biglietto integrato giornaliero da 2 euro
La Uiltrasporti non si ferma solo alla denuncia. Sul tavolo c’è anche una proposta che mira a creare un servizio che possa rispondere davvero alle esigenze dei viaggiatori e soprattutto che possa essere appetibile per molti più cittadini.
«Sulla tratta Fs Messina-Giampilieri da anni ci sono i treni (28 corse al giorno) ma non ci sono i viaggiatori e la Metroferrovia non è mai decollata, nonostante da oltre due anni noi sforniamo report e incalziamo l’amministrazione comunale e la Regione a trovare una intesa su integrazione tariffaria e con il servizio Atm – dice il responsabile del settore Ferrovie della Uiltrasporti, Giovanni Giordano -. Adesso che l’Atm ha una flotta rinnovata ci sarebbe la disponibilità dei bus Atm per il servizio a pettine tra i villaggi a sud e le fermate Fs. In questo momento ci sono 22 linee e circa 250 corse bus al giorno che servono la zona sud per un bacino di 110 mila abitanti, ancora però oggi solo l’11% di questi messinesi usa il mezzo pubblico per gli spostamenti e circa il 70% utilizza ancora il mezzo privato. Occorre quindi fornire un servizio di trasporto pubblico adeguato, sottraendo così al degrado una importante infrastruttura che rischia di morire . Ci sono disponibili i fondi Pon Metro, secondo gli studi della Uil utilizzandone solo 200 mila euro l’anno si potrebbe realizzare l’integrazione del biglietto: crediamo si possa fare un tagliando unico andata e ritorno al costo di 2 euro per utilizzare bus-treno-tram all’interno di tutto il perimetro urbano, questa è la mobilità sostenibile di una città metropolitana ed europea quale vogliamo essere».