La proposta del consigliere della VI circoscrizione Massimo Costanzo relativa al progetto "RecuperiAmo Sperone", che prevede la realizzazione di un'area attrezzata per bambini, attuabile nei pressi della Chiesetta di Sperone, vicino l'Ospedale Papardo, viene bocciata dagli altri consiglieri del medesimo quartiere. Costanzo aspetta ora di sapere cosa ne pensa Ialacqua in merito, dal quale si attende un parere obbligatorio ma non vincolante
Il consigliere della VI circoscrizione Massimo Costanzo avanza agli altri consiglieri di quartiere la proposta di realizzare un parco attrezzato adiacente la Chiesetta di Sperone, vicino l'ospedale Papardo.
"RecuperiAmo Sperone" il nome del progetto che, in linea con le indicazioni dell'assessore Ialacqua, sarebbe stato possibile attraverso i fondi messi a disposizione dalla Snam, come opera compensativa ambientale. Ma la proposta di Costanzo ha riscontrato solo due voti favorevoli; di conseguenza l'idea è fallita.
Seppur la centrale nacque a Sperone nel 1980, sembrerebbe che il villaggio non abbia mai ricevuto una compensazione adeguata per via della presenza impattante della Snam.
"Dei circa 100mila euro – scrive Costanzo – una piccola parte, sarebbe stata spesa a Torrefaro di fronte le scuole, scelta condivisa pienamente anche da me. Ma per motivi poco chiari altri colleghi hanno preferito dirottare la restante parte dei fondi in un campo da calcetto, in disuso, probabilmente nemmeno comunale, in contrada Frappaolo di Faro Superiore, villaggio dove già è stata realizzata una villetta sempre come intervento compensativo".
La proposta di Costanzo si pone come obiettivo finalità socio-aggregative; mira infatti ad una riqualificazione del territorio attraverso la concretizzazione di un'area attrezzata per bambini; tentando così di risollevare la zona dai disagi di ogni giorno, causati anche dalle pessime condizioni in cui versa il torrente.
L'area circoscritta avrebbe avuto dunque la possibilità di rinascere. Anche la Provincia, titolare della particella, avrebbe dimostrato la massima disponibilità per realizzare l'opera pubblica.
Adesso si aspetta la risposta dell'assessore Ialacqua, al quale spetta il parere definitivo, obbligatorio ma non vincolante, rispetto alla decisione del consiglio.