L'obiettivo è quello di mantenere il servizio anche a valle e di salvaguardare la stazione di Taormina - Giardini
Il progetto definitivo del raddoppio Letojanni – Fiumefreddo prevede la dismissione dell’attuale tratta e la realizzazione a monte, prevalentemente in galleria, di una nuova linea a doppio binario. La stazione di Taormina-Giardini si vedrebbe tagliata fuori dal servizio ferroviario e verrebbe chiusa. Questa eventualità, più che concreta, dal momento che nello stesso progetto è prevista una nuova fermata sotterranea a servizio della sola città di Taormina, è stata più volte stigmatizzata dall'associazione Ferrovie Siciliane.
Se n'è parlato nel corso del convegno lo scorso 10 marzo a Giardini Naxos, sul tema della ferrovia Alcantara – Randazzo. "Alla presenza di tutti gli interessati, tra cui lo stesso sindaco ed i vertici regionali di Rfi, e degli amministratori della Valle Alcantara – dice Giovanni Russo, presidente dell'associazione -, venne per la prima volta rappresentata l’idea del mantenimento della linea storica insieme al nuovo tracciato. L’attuale linea costiera sarebbe rimasta collegata a quella veloce attraverso due interconnessioni: a nord in corrispondenza di Letojanni, come già previsto in progetto; a sud, in contrada Trappitello, con lo sfruttamento di parte della linea dimessa Alcantara-Randazzo. In tal modo, si manterrebbe in esercizio non solo la bellissima stazione Taormina-Giardini, ma si potrebbe istituire un capillare servizio di trasporto pubblico locale coadiuvato dalla realizzazione di semplici fermate a basso costo lungo la linea. Due obiettivi importantissimi ai quali se ne potrebbe aggiungere un terzo: la riapertura all’esercizio commerciale dell’intera ferrovia Alcantara-Randazzo, che, grazie all’interconnessione, potrebbe più agevolmente concretizzarsi".
Tutto ciò è stato ribadito in altre iniziative dell’associazione Ferrovie Siciliane, anche nell'occasione dell'incontro dello scorso 2 marzo, a Giardini, tra il sindaco Lo Turco, che ha ribadito la sua contrarietà alla dismissione della tratta, e Rfi, che ha recepito la proposta di mantenimento come linea lenta interconnessa, al fine di un suo inserimento in sede di approvazione del progetto definitivo, che dovrebbe avvenire entro l’anno.