Referendum per l’isola pedonale. Gioveni ci riprova

Referendum per l’isola pedonale. Gioveni ci riprova

Referendum per l’isola pedonale. Gioveni ci riprova

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martedì 11 Novembre 2014 - 09:25

Il consigliere comunale ribadisce la proposta già avanzata lo scorso 31 luglio al sindaco Renato Accorinti ed alla presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, ritenendola la soluzione più democratica alla luce delle tante divisioni sull’argomento

Ci aveva provato già il 31 luglio scorso, dopo la decisione del Consiglio comunale di cancellare l’isola pedonale dal Piano Generale del Traffico Urbano. Il consigliere comunale Libero Gioveni aveva proposto al sindaco Renato Accorinti e alla presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, di indire un "Referendum consultivo e propositivo" sull'istituzione e sull'individuazione di un'isola pedonale in città, ai sensi dell'articolo 30 dello Statuto del Comune di Messina.

Dopo la decisione del Tar, che ha obbligato ad attenersi a quella decisione, Gioveni lo ripropone con forza, ricordando l’articolo 30 dello Statuto comunale. In particolare il comma 1 recita che

“nelle materie di sua competenza il consiglio comunale, prima di procedere alla emanazione di provvedimenti di interesse generale può deliberare a maggioranza assoluta dei consiglieri in carica di indire un referendum consultivo”, mentre il comma 9 stabilisce che “è indetto referendum propositivo quando lo richieda il sindaco, su conforme delibera della giunta, con riguardo a proposte non approvate dal consiglio comunale e dichiarate, all’atto della presentazione, essenziali per l’attuazione del programma presentato ai sensi della L.R. 26 agosto 1992, n. 7”.

“Quando ci sono in gioco importanti provvedimenti per la collettività sotto tutti gli aspetti (economici, viari, sociali, di protezione civile, di vivibilità, di ambiente ecc.) – afferma Gioveni – si può pensare di ricorrere a questa importante opportunità concessa dal nostro Statuto”. Il consigliere comunale chiede quindi ad Accorinti e Barrile di dare seguito a quella sua richiesta formale di indizione del referendum, già presentata il 31 luglio.

8 commenti

  1. Le due norme dello Statuto, richiamate da Gioveni, non sono vincolanti per nessuna.
    Si tratta dell’ennesima occasione di Gioveni per cercare di mettersi in mostra e fare il primo della classe.
    Se non vi è accordo tra giunta e consiglio è inutile parlare di isola.
    George.

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  2. Le due norme dello Statuto, richiamate da Gioveni, non sono vincolanti per nessuna.
    Si tratta dell’ennesima occasione di Gioveni per cercare di mettersi in mostra e fare il primo della classe.
    Se non vi è accordo tra giunta e consiglio è inutile parlare di isola.
    George.

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  3. Giuseppe Secondo 11 Novembre 2014 14:21

    non c’è nessun bisogno del referendum. sono un sacco di soldi buttati. siete un consiglio comunale, siete eletti, siete già rappresentanti dei cittadini, decidete se la volete, dove la volete, come la volete, votate, e facciamola finita. ci sarebbero problemi più importanti.

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  4. Giuseppe Secondo 11 Novembre 2014 14:21

    non c’è nessun bisogno del referendum. sono un sacco di soldi buttati. siete un consiglio comunale, siete eletti, siete già rappresentanti dei cittadini, decidete se la volete, dove la volete, come la volete, votate, e facciamola finita. ci sarebbero problemi più importanti.

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  5. Emerge la nobile anima democristiana per non correre il rischio di perdere 4 voti.

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  6. Emerge la nobile anima democristiana per non correre il rischio di perdere 4 voti.

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  7. MessineseAttento 13 Novembre 2014 23:48

    Io lo scrivo da un anno!

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  8. MessineseAttento 13 Novembre 2014 23:48

    Io lo scrivo da un anno!

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