Vicenda tir, Vento dello Stretto: "Deve diventare un problema nazionale"

Vicenda tir, Vento dello Stretto: “Deve diventare un problema nazionale”

Rosaria Brancato

Vicenda tir, Vento dello Stretto: “Deve diventare un problema nazionale”

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martedì 15 Luglio 2014 - 06:15

Vento dello Stretto, con Ferdinando Croce e Piero Adamo interviene sulla vicenda Tir, dando sostegno all'amministrazione per le scelte che si appresta a prendere. "Ma il problema deve diventare un caso nazionale, non possiamo limitarci a pensare che sia solo nostro", spiegano nella nota.

Sulla vicenda tir e Cartour interviene con una nota Vento dello Stretto, ribadendo la posizione presa negli ultimi anni anche con il Circolo “Quo Usque Tandem.

Sin da subito- scrivono il presidente di Vento dello Stretto Ferdinando Croce e il consigliere comunale Piero Adamo- in occasione della conferenza stampa che annunciava l’assegnazione dei poteri di deroga alla società “Terminal Tremestieri” abbiamo criticato la scelta dell’Amministrazione e ciò per due evidenti ragioni: è il Comune che ha emanato l'ordinanza ed è il Comune, attraverso il braccio operativo dei Vigili Urbani, a decidere quando sussistono le condizioni per le deroghe. Trasferire alla società Terminal Tremestieri la gestione delle deroghe crea un inutile quanto evidente “conflitto di interessi”.

Vento dello Stretto accoglie con soddisfazione quindi la decisione presa dall’assessore Caccicola di riaffidare la gestione delle deroghe al corpo di polizia municipale, quando alla vicenda Cartour e alla querelle degli orari Croce e Adamo ricordano come sia necessario tenere conto degli interessi della cittadinanza.

“Siamo convinti che possa e debba trovarsi una soluzione che eviti lo sbarco di centinaia di TIR nel centro Città nelle ore diurne. Ne va della vivibilità della Città oltre che della sicurezza della Cittadinanza. Più in generale sul “traghettamento”, avendo ben chiaro comunque l’importanza ed il pregio di essere punto di collegamento fra la Sicilia ed il Continente, sollecitiamo ancora una volta il Sindaco a far diventare il problema “traghettamento” un problema Nazionale: la vivibilità della nostra Città non può essere soltanto una questione da risolversi a livello locale ma deve essere una problematica che interessa le Istituzioni al massimo livello.

Nessuna “liberazione dalla schiavitù dei mezzi in transito” (non soltanto “tir” dunque), infatti, potrà avvenire se non si pretenderà non solo il completamento in tempi rapidissimi della seconda invasatura di Tremestieri ma anche, in tempi altrettanto rapidi, l’ulteriore ampliamento del porto di Tremestieri con la creazione di ulteriori scivoli che assorbano per intero il traffico di collegamento fra la nostra regione ed il resto d’Italia”.

Anche Adamo e Croce, così come più voci in questi giorni, chiedono che sia il Comune ad esigere l’ecopass, evitando quindi la confusione e la scarsa chiarezza che si genera nel passaggio alle casse del comune.

“ Sul punto inoltre pensiamo che, nel 2014, si possa immaginare anche un sistema di “telepass” agli imbarchi e/o di pagamento on line della tassa. Sulla sicurezza del cavalcavia, infine, pensiamo che da subito debba provvedersi alla sua ristrutturazione e messa in sicurezza. Non occorre essere ingegneri per rendersi conto “ictu oculi” dello stato di degrado in cui versa la struttura. Accorinti su questi temi non abbia timore di compiere scelte forti. Se lo farà nella direzione da noi auspicata ci troverà accanto nelle Istituzioni e – se necessario – in piazza”.

Rosaria Brancato

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