Il sindacato autonomo non condivide la scelta di inserire un nuovo rappresentante politico dopo le dimissioni di Monea. Ma le nomine di Bruschetta e Foti sarebbero già state definite
E’ atteso a breve l’annuncio dei nuovi assetti di giunta alla Provincia. Il presidente Nanni Ricevuto avrebbe firmato nelle scorse ore le determine presidenziali di nomina di Daniele Bruschetta e Santino Foti, pronti a subentrare rispetttivamente a Salvatore Schembri e Lino Monea, dimissionari. Le deleghe verranno assegnate in un secondo momento, considerando che è intenzione del capo dell’esecutivo rimodularle in rapporto alle rinnovate esigenze amministrative dell’ente. Un modo anche rinvigorire l’azione in vista dell’ultima parte di mandato.
Intanto sull’argomento è intervenuto il Coordinamento sindacale autonomo (Csa), che ha inviato una lettera aperta Ricevuto evidenziando la necessità di ridurre il numero degli assessori provinciali, rapportandoli, come più volte sottolineato, a Catania e Palermo che ne hanno addirittura di meno. “Credevamo francamente che dopo l’encomiabile senso di responsabilità esibito in occasione della rinuncia all’adeguamento dell’indennità, avrebbe sfruttato l’assist delle dimissioni di Monea per dare un’ulteriore dimostrazione della sua reale volontà di interpretare gli “umori della piazza” nei confronti dei costi della politica”, hanno scritto il rappresentante aziendale, Santino Paladino e il coordinatore provinciale, Pietro Fotia. In realtà, da un punto di vista giuridico-amministrativo, l’abbassamento del numero degli assessori in giunta è previsto dalla prossima giunta nominata a seguito di un governo eletto. Ma chiaramente il Csa rivolge un appello più “morale” che politico.
“Ci permettiamo di dire che la nomina di un sostituto rischierebbe di dare ragione a coloro che avevano interpretato come propagandistico il suo precedente atteggiamento – hanno aggiunto Paladino e Fotia -. Le alchimie ed i calcoli della politica sono oggi troppo lontani e contrapposti ad una realtà economica dell’ente che richiede razionalità e parsimonia a tutti i livelli, rischiando, di contro, di mettere a repentaglio i delicati equilibri finanziari e gli stessi livelli occupazionali. Considerazioni ancor più fondate se si pensa che questo ente non si è potuto dotare, solo per fare un esempio, di un ragioniere generale per l’impossibilità di assumere e che lo stipendio dei dipendenti è bloccato da quasi cinque anni”.
Intanto la giunta provinciale, nella riunione di stamane ha assunto, fra l’altro, due determinazioni riguardanti importanti strumenti di programmazione dell’Ente Provincia regionale di Messina: l’adozione del progetto di aggiornamento del Programma triennale delle Opere pubbliche per il triennio 2012/2014 e dell’Elenco annuale e, dopo la relazione dell’assessore provinciale al Bilancio, Antonino Terranova, l’approvazione del progetto di Bilancio di previsione per l’esercizio 2012, del Bilancio pluriennale 2012/2014 e della Relazione previsionale e programmatica 2012/2014.