Nel frattempo proseguono le indagini della Procura per accertare responsabilità.

Ha definitivamente lasciato l’Ospedale Piemonte per far ritorno a casa Ferdinando Puccio, uno dei marittimi sopravvissuti al grave incidente dello scorso 29 novembre, sulla nave “Sansovino” al Molo Norimberga di Messina. Da due giorni il trentottenne palermitano si trovava nel reparto di Neuroriabilitazione per Gravi Cerebrolesioni Acquisite, dopo esser rimasto per quasi una settimana in bilico tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione. Puccio aveva iniziato la riabilitazione neurocognitiva e motoria e gli stessi medici avevano confermato che, se le sue condizioni di salute fossero migliorate, avrebbe potuto lasciare l’ospedale di viale Gazzi.
Preziosa adesso potrà essere la sua testimonianza per far ancora più luce su quanto accaduto, lo scorso martedì, all’interno di quella sestina della Sansovino dove hanno perso la vita Gaetano D’Ambra, Cristian Micalizzi e Santo Parisi.

Sul piano delle indagini c’è grande attesa per i risultati degli esami sui campioni di gas prelevati dalla nave e consegnati al chimico della Capitaneria di Porto, Giuseppe Recupero, sugli esami autoptici effettuati sui corpi dei tre marittimi e sui rilievi effettuati dal Ris di Messina. Nel fascicolo d’inchiesta aperto dal pool di magistrati coordinati dal Procuratore Aggiunto Giovannella Scaminaci, l’ipotesi di reato per i sei indagati rimane quella di omicidio colposo plurimo e mancato rispetto delle norme di sicurezza. (Ve. Cro.)