Il Centro anziani è senza luce, con le vetrate rotte, la muffa alle pareti. Da anni i pensionati chiedono di poterlo gestire auto tassandosi ma la giunta dice no. Conferenza stampa di protesta insieme ai consiglieri Zuccarello e Crisafi
Si definiscono “gli arrabbiati”, ma sono anche i “delusi” da 4 anni e mezzo di promesse e parole. “Non siamo pensionati di serie D, sono loro i politici di pessima serie. Noi siamo di serie A e meritiamo rispetto”.
Sono gli anziani che da tempo portano avanti la battaglia per l’utilizzo del Centro di Villa Dante, quella realtà che negli anni di Provvidenti era diventata una “seconda casa” per la terza età e che oggi fa inorridire soltanto a guardarla.
Un tempo lì si organizzavano tornei, feste di compleanno, gare di ballo. Da tre anni non c’è l’energia elettrica, quindi né luce né telefono, i bagni sono in condizioni inguardabili, la muffa e l’umidità stanno divorando le pareti, alcune vetrate sono rotte, gli arredi sono ridotti ai minimi termini. Più che organizzare balli e trofei sarebbe opportuno promuovere una vera e propria “rivolta” di chi, appena nell’agosto 2013 ha ascoltato queste parole dal sindaco Accorinti: “Le amministrazioni precedenti si sono mangiate la città pezzo per pezzo, è una prassi che va avanti dal dopoguerra ad oggi, nel silenzio di tutti, ma non con il mio silenzio. Questo è l’unico spazio verde che abbiamo ed è ridicolo se paragonato ai parchi che esistono nelle altre città, ma neppure di questo abbiamo mai saputo prenderci cura. Le prime battaglie che ho fatto sono state proprio per questa Villa. L’amministrazione farà il possibile per farla rinascere, ma dobbiamo tutti capire una cosa: se non c’è amore per il territorio non si va da nessuna parte”.
L’amore per il territorio questi anziani l’hanno messo, a mancare è stata l’amministrazione comunale. In campagna elettorale, nel 2013, Accorinti aveva fatto di Villa Dante uno dei suoi cavalli di battaglia, organizzando anche una “tavolata” per annunciare la svolta.
Quattro anni dopo le sue parole sono rimaste scolpite nella memoria degli anziani, costretti a portarsi anche le carte da gioco da casa, i detersivi, qualche sedia.
Eppure da anni, attraverso l’associazione Sicilia Terra nostra, presieduta dal battagliero Pippo Maganza, chiedono all’amministrazione di poter auto tassarsi per gestirla. Da Palazzo Zanca invece si è levato un muro di no, la promessa di una ristrutturazione mai avviata. Nel frattempo il Dipartimento destina ben SEI dipendenti comunali che si alternano per aprire e chiudere (due ore al mattino e due al pomeriggio) il Centro per anziani. Sei custodi per un centro che è quasi inutilizzabile, sporco, e che quando fa buio diventa anche inutile.
Da qui la conferenza stampa promossa dagli anziani e dai consiglieri comunali Daniele Zuccarello e Nicola Crisafi.
“L’amministrazione ha sempre detto no all’associazione-spiega Zuccarello- Promettendo interventi al Centro che non sono mai stati effettuati. C’è stato un impegno di lavori per 30 mila euro, soldi andati in fumo perché la giunta invece di metterli in bilancio, visto che conosce da 4 anni la situazione, li ha inseriti nella variazione di bilancio, finita alla nostra attenzione il 30 dicembre senza alcuna possibilità di studiare le carte….. Basterebbero 5 mila euro ed una gestione di tipo completamente diverso. Oggi sono sei dipendenti e nessun intervento né di pulizia né di manutenzione è previsto…..”.
Zuccarello ha messo la vicenda Villa Dante all’ordine del giorno della X Commissione consiliare, che presiede, per venerdì prossimo.
Le istanze presentate da Maganza sono state ignorate ed il tempo in cui il Centro anziani era una seconda casa è solo un lontanissimo ricordo.
“Noi siamo pensionati di serie A- ribadisce Maganza- e ci ricorderemo di chi ha promesso di stare al fianco degli ultimi invece è venuto qui, ci ha preso in giro e adesso ci impedisce anche solo di avere le chiavi per poter tenere aperto un’ora in più”.
Ogni tanto qualcuno dei custodi pulisce i locali, portandosi da casa stracci e detersivi.
Le vetrate in frantumi sono ancora lì, un’immagine indecorosa nel cuore di una Villa Dante che sta diventando il simbolo dell’incapacità di questa amministrazione di cambiare rotta. L’arena di Villa Dante, proprio alle spalle del Centro, riecheggia di vecchie musiche e ricordi di concerti, spettacoli, tornei.
Gli arrabbiati di Villa Dante non sono soltanto gli anziani……
Rosaria Brancato
Incomincia la campagna elettorale, mi e vi domando , ma questi vandali non li vede mai nessuno ? Io pure sono arrabbiato.. con chi vede e sente (e sono in tanti) ma si gira sempre dall’altra parte.. per poi potersela prendere con l’amministrazione. perchè non chiedete una mano ai ragazzi del quartiere ?