Sindacati spaccati, per la Fistel sbagliato fermarsi dopo l’apertura da parte dell’Amministrazione
Non è d’accordo con lo sciopero dei dipendenti del teatro Vittorio Emanuele la Fistel Cisl: «Le circostanze in essere continuano ad essere complesse ed articolate e la Fistel Cisl è consapevole che è ancora lontana la possibilità di dirimere le questioni e che possono nascere nuove criticità, ma è altresì convinta che l’unica strategia possibile sia tenere vivo e costante il tavolo delle trattative, trovando ogni possibile coinvolgimento e sinergia di tutti i soggetti aventi ruolo nella vicenda “Teatro”. Tale percorso è fortemente e coerentemente voluto e costruito con estrema pazienza e tenacia da parte della Fistel Cisl e la dichiarazione di sciopero è un atto, certamente legittimo, ma che non è coerente con le analisi del nostro sindacato, in questo frangente specifico. Se non ci fosse stata l’apertura al tavolo delle relazioni da parte dell’Amministrazione, con ammissione di responsabilità e dichiarazione della produzione di un atto importante nel giro di una settimana, certamente lo sciopero sarebbe stata l’unica via percorribile. Ma in questo caso no: non è dato acquisire la ricomposizione delle Relazioni sindacali e nello stesso tempo determinare una nuova criticità importante». Per questo la Cisl non ha firmato la dichiarazione di sciopero.