La protesta continuerà, con modalità che saranno comunicate, a salvaguardia della grande storia di Taormina Arte, orgoglio della vita culturale anche della Sicilia

“Taormina Arte, una storia che vogliono cancellare”. E’ l’allarme lanciato dai dipendenti e collaboratori che ieri hanno simbolicamente esibito sul palcoscenico del Teatro Antico i manifesti di oltre trent’anni di produzioni, musicali, teatrali, di balletto. Una grande tradizione che rischia di essere cancellata a causa di tagli indiscriminati che hanno pesantemente inciso prima sulla programmazione e adesso mettono a rischio la stessa esistenza del più importante Festival multidisciplinare della Sicilia.

Ninni Panzera, segretario generale di Taormina Arte, attorniato e sostenuto da tutti i lavoratori ha dichiarato che la protesta continuerà, con modalità che saranno comunicate, a salvaguardia della grande storia di Taormina Arte, orgoglio della vita culturale anche della Sicilia. E’ stata rivendicato il diritto al futuro che poggia solide basi sulla grande tradizione. Taormina Arte ha subito, negli ultimi due anni vistosi tagli ai finanziamenti progressivamente sempre più pesanti e che, oggi sfiorano il 90%. I lavoratori, oltre le proprie spettanze arretrate chiedono la parità di trattamento alle altre Istituzioni Culturali siciliane.

Si è appena concluso il Festival del Cinema e la grande protesta è stata “realizzare la manifestazione nonostante non ci fossero le condizioni per farlo”. Ma questo sarebbe stato un oltraggio a Taormina, alla Sicilia e al Cinema Italiano. Questo segnale positivo, però non tutti lo hanno colto. Molti fanno finta di non capire. Taormina Arte, la sua storia, il suo futuro vanno difesi. E la città di Taormina è pronta ad esibire il proprio orgoglio stringendosi attorno alla manifestazione e lottando affinché questa possa continuare ad illuminare l’estate del grande spettacolo.