Domenica 18 ottobre in piazza: "No alla Tari, sì ad un'altra Messina"

Domenica 18 ottobre in piazza: “No alla Tari, sì ad un’altra Messina”

Silvia Mondi

Domenica 18 ottobre in piazza: “No alla Tari, sì ad un’altra Messina”

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lunedì 05 Ottobre 2015 - 15:57

Le condizioni ambientali in cui versa la nostra città sono sempre gravi. I messinesi dell'"Altra Messina" hanno organizzato un sit-in di protesta previsto per domenica 18 ottobre per dire "basta" e per chiedere lavoro ed opportunità economiche al fine di far ripartire la produzione ed i consumi. Aderiscono anche "Libera Messina", la Federazione Nuova Destra e i Verdi

"La città è in default". "Messina sta vivendo una profonda crisi economica." "Messina è ridotta male". Queste, e molte altre, sono le frasi che ormai sentiamo dire sulla nostra bellissima città, che non meritava di essere ridotta al degrado più totale, causato dai mancati interventi provenienti proprio dalle varie amministrazioni che, anno dopo anno, hanno avuto l'onore di governarla ma che, evidentemente, non lo hanno saputo fare.

In particolare, molti messinesi lamentano la crisi economica, sociale e civile, che sta attraversando la nostra città attualmente, aggravata tra l'altro dal disinteresse dei suoi rappresentanti regionali e nazionali e dall'inattività gestionale di Sindaco e Giunta comunale.

Sono sempre più numerose, infatti, le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese e che fanno fatica e sacrifici per mantenere sé stessi ed i figli; ma nonostante ciò, ai "piani alti" non importa come tanta gente deve affrontare ingenti spese per riuscire a pagare le tasse comunali. Da qui l’accusa nei confronti di Sindaco e Giunta Comunale poichè, insieme ai Consiglieri, li ritengono responsabili di non aver creato opportunità per una Rinascita Civile, Economica e Sociale.

Nonostante il disagio generale che la nostra città sta attraversando, per di più, ecco la Tari, aumentata del 6% rispetto allo scorso anno.

I componenti dell’associazione “L’altra Messina”, stanchi quindi delle decisioni prese da chi sta al potere, decidono di farsi sentire e di scendere in piazza, domenica 18 ottobre, a manifestare per riavere i loro diritti.

E' bene precisare, però, che l'iniziativa non vedrà protagonisti cittadini che non vogliono pagare la tanto attesa e temutissima Tari; ma si tratta di messinesi che vogliono semplicemente essere messi in condizione di poterla pagare, tenendo conto delle difficoltà del vivere quotidiano.

La richiesta è dunque quella di "avviare un percorso virtuoso per servizi efficienti che non lascino l'immondizia aumentare, la raccolta e le discariche, pur costruite nell'immediata vicinanza del centro cittadino, incapaci di riciclare rifiuti urbani che altrove sono diventati fonte di reddito e di economia".

Alla manifestazione aderisce anche il comitato Libera Messina, "in considerazione delle condizioni disastrose nella quale sono piombati i cittadini messinesi, nella consapevolezza che la città di Messina è stata malgovernata sia dalle amministrazioni precedenti che da quella attuale, considerata l’incapacità totale ad affrontare i problemi di questa amministrazione e la totale mancanza di dialogo che questo sindaco ha imposto".

Libera Messina prende atto "con rammarico che i cittadini vivono una città priva di servizi primari, per i quali già pagano ingenti tasse, che mette in discussione l’idea dell’esistenza civile. In particolare, Libera Messina denuncia che i servizi sociali sono costosi ed inefficienti ed ancora gestiti dalle cooperative, che il servizio di trasporto pubblico, nonostante i proclami, stenta a decollare, che la raccolta dei rifiuti è mal eseguita, che l’asfalto delle strade cittadine continua a essere in condizioni peggiori di quelle del terzo mondo, che le strutture sportive, strano a dirsi per un sindaco con un passato da insegnante di educazione fisica, sono lasciate al totale abbandono. Libera Messina constata che la città è ormai al limite della sopravvivenza.

Per questa via, esorta i consiglieri comunali, sia quelli che con coerenza non lo hanno appoggiato nel corso dell’ultima competizione elettorale, sia quelli che hanno contribuito alla sua elezione ed oggi pentiti, a sottoscrivere con immediatezza la mozione di sfiducia al sindaco ed alla sua giunta. Non è il momento di mediare ma è il momento di agire nell’interesse della nostra città prima di ogni cosa".

Alla protesta si associa anche la Federazione Nuova Destra: “Dopo tanti solleciti da parte nostra e di diverse realtà che operano nel tessuto politico e sociale di questa città, finalmente i cittadini hanno voglia e determinazione di manifestare la loro totale avversione ad un modo di operare che continua a favorire le logiche opportunistiche e circoscritte di chi amministra ed ha avuto un mandato. Sono quei cittadini che avendolo dato, quel mandato, si aspettavano un miglioramento delle condizioni sociali e della vivibilità del territorio. Non è ammissibile, riteniamo con forza, che i cittadini debbano vivere soltanto di doveri, mentre i loro diritti vengono calpestati e posti in secondo ordine. Riguardo la raccolta dei rifiuti, in questi ultimi anni d'amministrazione, abbiamo continuato a subire in malo modo rischiando tutto, sia sotto l'impatto economico (abbiamo una pressione tributaria alle stelle) che igienico- sanitario (montagne di spazzatura lasciata a decantare accanto i cassonetti e nella discarica abusiva di Pace ed i liquidi a penetrare il suolo e diffondersi a macchia di leopardo). La stessa raccolta differenziata, tanto pubblicizzata e sostenuta dall'amministrazione, si è dimostrata fallimentare. Questo perchè alla base del progetto non sono stati previsti i luoghi ideali per la raccolta, non sono stati acquistati i mezzi e gli strumenti adatti, non è stato previsto un piano operativo che coinvolgesse seriamente il cittadino. Ma soprattutto, non sono stati calcolati i costi di trasporto e/o spedizione del differenziato, che da soli superano di gran lunga quelli attualmente sopportati dai cittadini e per i quali sono costretti a protestare. Un fallimento totale, quindi, di questa amministrazione, che oggi vuole compensare economicamente attraverso l'aumento del 6/7 % del tributo Tari, che associato a quello dell'Imu e della Tasi diventa uno tsunami economico per le famiglie messinesi”.

Sulla stessa linea anche i Verdi: “Il servizio è stato gestito poco e male – scrive la presidente provinciale Raffaella Spadaro – la responsabilità è stata fatta ricadere ingiustamente sui cittadini che, oltre a sopportare i disagi della disorganizzazione, devono pagare ai gestori tali importi onerosi. Le soluzioni erano e sono indicate nel programma elettorale del Sindaco Renato Accorinti che abbiamo contribuito, purtroppo ahimè, ad eleggere. Nei fatti la sua amministrazione si è rivelata come la Buona scuola, quella della fiducia negli amici. Bene, siamo felici e prendiamo atto dell’ armonia che regna tra il Sindaco e la sua giunta, tuttavia la cittadinanza risente della ricaduta dell’ operato di questi signori, i quali sin dalla prima battuta hanno scelto di virare in direzione opposta al programma condiviso e sostenuto dalla scrivente Federazione dei Verdi. Ed ecco che l’ Assessore all’ Ambiente, Daniele Ialacqua, con passato da ambientalista sceglie di intraprendere una “ nuova” strada, quella delle discariche, per di più in area tutelata. Non voglio descrivere qui adesso le modalità utilizzate da Accorinti e dai suoi per tentare di screditare la sottoscritta, in vari ambiti come persona e come Presidente provinciale dei Verdi. Voglio soltanto focalizzare l' attenzione sul fatto che si è perduto tempo prezioso. Abbiamo visto che i super esperti non hanno risolto nessun problema, anzi si sono create situazioni oltre i limiti, come la morte di un operaio, il sig. Tomasello e la sospensione ed il reintegro di un dirigente, l’ ing. Cucè. Altro, non abbiamo visto se non una serie di ordinanze di emergenza che il Sindaco ha emesso per poter rendere il centro di Trasferenza di Pace, di fatto, una discarica abusiva. A nulla sono servite le denunce alla Procura, ancora oggi si prosegue nella gestione emergenziale che prossima a divenire ordinaria, ove non lo fosse già, ha dato pessima prova di sé nel fare subire ai cittadini ed all’ ambiente tutto, disagi in termini di vivibilita' ed igiene oltre ogni umana sopportazione. Ma la colpa è dei cittadini che sono sporchi, brutti e cattivi, questo il messaggio più volte dato in pasto alla stampa, più o meno certa. E invece no, le cose stanno diversamente, perlomeno in termini di legalità, miei cari signori la colpa è tutta dell’ amministrazione e della pessima gestione del servizio. I rifiuti, secondo normativa, una volta depositati sul suolo pubblico, sono di fatto proprietà del Comune e dunque del servizio di gestione. Abbiamo visto come il Nucleo Decoro dei VVUU sia intervenuto in tal senso, di recente, e ne diamo merito ma tutto il resto? Chi ha mai verificato quale e quanto inquinamento è stato prodotto dal dilavamento dei rifiuti lasciati nelle strade collinari e non, in prossimità di torrenti e non, in prossimità di griglie, reti fognarie e non, durante le fasi di intensa pioggia ? Eppure sarebbe stato facile studiare e provvedere alla pianificazione, sensibilizzare e non colpevolizzare i cittadini che, sporchi, daranno soldi anche sporchi???? Ma adesso veniamo al dunque : volete la proposta? Arriverà dopo le dimissioni dell’ Assessore alle discariche. Se arriverà, perché in cuor nostro ormai speriamo solo nella sfiducia. Sarà disattesa anche questa speranza? Pazienza, arriveranno tempi migliori. Dopo la delusione Accorinti possiamo andare oltre ogni disillusione ed immaginare solo un mondo migliore, senza traditori”.

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