Emergenza abitativa mai risolta: Unione inquilini e famiglie in occupazione

Emergenza abitativa mai risolta: Unione inquilini e famiglie in occupazione

Francesca Stornante

Emergenza abitativa mai risolta: Unione inquilini e famiglie in occupazione

Tag:

martedì 24 Aprile 2018 - 17:30

Hanno scelto l'ultimo giorno di Consiglio Comunale per farsi sentire e vedere e per denunciare l'assoluta mancanza di azioni positive sulle politiche abitative da parte dell'amministrazione Accorinti

L’emergenza abitativa ha fatto nuovamente irruzione a Palazzo Zanca. Nell’ultimo giorno dei lavori del consiglio comunale, nell’ultimo giorno di dibattito nella commissione Risanamento, l’Unione Inquilini e un gruppo delle famiglie che in questi mesi hanno trovato sistemazione nelle due scuole di Paradiso e della Foscolo trasformate in “case”, si sono presentati al Comune per ricordare a chi si appresta a lasciare il palazzo che quella abitativa resta un’emergenza che non solo non è stata risolta, ma neanche affrontata. Nel mirino soprattutto l’amministrazione Accorinti e le mancate politiche su questo fronte.

Hanno occupato la sala consiliare, proprio nel giorno in cui l’aula doveva “celebrare” l’ultima seduta ordinaria di questa consiliatura.

In un documento tutte le motivazione di quella che lo stesso Gianmarco Sposito, referente dell’Unione Inquilini, ha definito “la protesta della disperazione”. «Siamo arrivati alla fine di questa esperienza amministrativa e quello che ci rimane dal punto di vista delle politiche nei confronti dei ceti popolari è davvero molto poco. Nonostante in questi anni la nostra organizzazione sindacale abbia fatto da pungolo, insieme ad altrettante organizzazioni anche di altra natura, per migliorare la condizione dei cittadini e delle cittadine che soffrono la crisi, spesso siamo rimasti inascoltati. L'ultimo bando per l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica ne è l'ennesima dimostrazione. Soltanto 25 alloggi sono stati reperiti da questa amministrazione in cinque anni di governo. Un insuccesso totale. Si poteva sicuramente fare di meglio di fronte ad una crisi abitativa sempre più crescente. Nel lontano 2013 sono state circa 700 le domande per richiedere un alloggio, di questi circa una quarantina hanno goduto di una casa a fronte di 63 nuclei familiari acceduti in graduatoria. Una vera e propria gara a chi sta peggio, in considerazione del fatto che le graduatorie nella nostra regione si costruiscono in base alla disponibilità degli alloggi. Questo significa che chi non vi è acceduto non vuol dire che non avesse i requisiti previsti dalla legge per avere un alloggio pubblico. Come se non bastasse, l'ultimo bando non tiene neanche conto del carattere innovativo degli ultimi dispositivi giuridici in materia di morosità incolpevole, non determinandone un punteggio per chi, a causa della crisi, non può pagare l'affitto».

Per Unione Inquilini è mancata la pianificazione, sono mancati i servizi, l’ultimo bando sulla morosità incolpevole è andato deserto senza che l’amministrazione comunale trovasse un modo per adottare strumenti più idonei per far funzionare questo sistema.

Non mancano i problemi neanche nelle tre scuole destinate all’emergenza abitativa ma che rischiano di trasformarsi in una trappola piuttosto che in sollievo, vista l’assenza totale delle istituzioni.

Le richieste di famiglie e Unione Inquilini sono chiare: apertura del bando sulla morosità incolpevole sul riparto del fondo del 2017; lavori di manutenzione destinati ad emergenza abitativa; destinazione di una somma di sostentamento alle famiglie.

Francesca Stornante

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007