Presidio del Sinappe davanti al carcere di Gazzi, manifestazioni in tutta la Sicilia
MESSINA – Stato di agitazione del Sinappe presso tutte le carceri siciliane, ieri presidi anche a Messina, davanti l’istituto penitenziario di Gazzi, e Barcellona pozzo di Gotto.
“La Polizia Penitenziaria per garantire la sicurezza nelle carceri e l’ordine pubblico, ogni giorno rischia sempre di più. – spiega la sigla sindacale – continuano imperterriti a diminuire gli organici, gli stanziamenti, si pretendono di aprire nuove strutture carcerarie, si costringono i lavoratori ad operare in condizioni di pericolo per la propria vita grazie all’apertura delle celle con migliaia di detenuti che oziano in spazi non conformi, si forzano i poliziotti ad espletare lo spostamento dei detenuti in furgoni obsoleti, con delle scorte esigue mettendo così a repentaglio la sicurezza pubblica, e dulcis in fundo oramai è insostenibile il poco rispetto verso le rappresentanze dei lavoratori da parte del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, di un Ministro della Giustizia FANTASMA e coadiuvato da sottosegretari INESISTENTI che ha costretto il SiNAPPe Sicilia a manifestare in piazza perché stanchi di subire solo ed esclusivamente ANGHERIE!”.
“A Siracusa , Palermo –Pagliarelli e Ucciardone-, Agrigento, la situazione è esplosiva, secondo il sindacato delle guardie carcerarie – la stessa sorte per le carceri di Messina, Caltagirone, Catania Bicocca E Piazza Lanza, Caltagirone, Giarre, Ragusa, Sciacca, Barcellona Pozzo di Gotto e Catania I.P.M., in generale in tutta la regione grazie all’inerzia dell’attuale Capo del Dipartimento che con i mancati interventi ha usato il metodo del dividi et impera tra direttori, Provveditore e rappresentanti sindacali, facendo implodere addirittura il settore delle Traduzioni.” “
Ora è il momento di portare in piazza i motivi della nostra protesta, come denuncia il Coordinatore Regionale della Sicilia Si.N.A.P.Pe Antonio Solano, i cittadini, le autorità, i mass-media, i politici dovranno sapere che le carceri in Sicilia stanno implodendo, con gravi rischi per l’ordine pubblico.