Gli orchestrali del "Vittorio" suonano per la città e lanciano un messaggio alla politica

Gli orchestrali del “Vittorio” suonano per la città e lanciano un messaggio alla politica

Danila La Torre

Gli orchestrali del “Vittorio” suonano per la città e lanciano un messaggio alla politica

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sabato 26 Maggio 2012 - 20:18

Concerto all’aria aperta per far sentire più forte la protesta . Avviata una petizione con cui verrà chiesto alla Regione di rimodulare il bilancio e non apportate tagli al Teatro. All'interno la gallery di Sturiale

Un’ora di vero spettacolo, davanti al Teatro Vittorio Emanuele, in mezzo alla gente. E’ così che hanno deciso di protestare e far sentire la loro voce gli orchestrali e i dipendenti, in organico e precari, dell’Ente, che rischia di dover sospendere la propria attività sino a fine anno a causa dei tagli, non previsti, da parte della Regione. Il concerto sinfonico, con la partecipazione dei coro Cilea e di quello dei Mirabili, si è svolto all’aria aperta e dinnanzi a un pubblico inconsueto, che poteva e forse doveva essere più numeroso perché come ha detto un orchestrale, che ha preso la parola dopo un’esecuzione musicale, «il teatro non è dei musicisti, né dei dipendenti, meno che mai dei politici, è della città». Una città pronta a riversarsi in strada nella Notte della cultura ma evidentemente sorda ai problemi di chi vive per la cultura e di cultura vive. Faceva francamente impressione vedere le macchine sfrecciare lungo la via Garibaldi senza neanche avere la curiosità di sapere cosa stesse accadendo davanti al Teatro.

E quello che stava accadendo là davanti era oggettivamente degno di attenzione. “Senza cultura non c’è futuro” recitava uno dei tre striscioni appesi sul prospetto principale del Teatro e che, insieme ad altri due cartelli, ha fatto da scenografia al Concerto , iniziato e terminato con l’ unico brano che fa sentire uniti e combattivi anche nei momenti più difficili, l’inno di Mameli. In mezzo alla musica, emozionante e coinvolgente, anche qualche intervento da parte di soggetti direttamente o indirettamente interessati al futuro dell’Ente Teatro. Tante le frasi pronunciate, ma una su tutte ha scaldato il cuore dei presenti, pronunciata dal pianista Dario Nicoletti : «La mafia può essere combattuta in tanti modi, ma può essere sconfitta solo con la cultura».

In rappresentanza dell’Ente Teatro ha parlato il consigliere d’amministrazione Francesco Rizzo, che ha voluto informare i presenti sull’avvio di una petizione da inviare al governatore siciliano Lombardo, all’assessore all’economia Armao ed all’assessore allo Sport, al Turismo e allo spettacolo Tranchida. Con la raccolta firme verrà chiesto all’esecutivo regionale di «procedere alla rimodulazione del bilancio regionale, non apportando alcun taglio ai finanziamenti erogati al Teatro Vittorio Emanuele e di convocare una riunione immediata con gli Stati generali della cultura messinese, al fine di valutare complessivamente la “questione cultura" in tutto il territorio provinciale».

Attestati di solidarietà agli orchestrali in protesta sono arrivati dalle altre tre realtà teatrali messinesi: l'Accademia filarmonica, l'Associazione Bellini, la Filarmonica Laudamo.

Presenti al Concerto, ma defilati, anche il presidente Luciano Ordile ed il sovrintendente Paolo Magauda. Oggi, però, la scena era tutta per gli orchestrali, nella speranza che le note musicali suonate siano riecheggiate sino a Palermo e dentro il palazzo. (Danila La Torre)

10 commenti

  1. sono d’accordissimo che la cultura è la base della civilta dei giovani,però non concepisco perche in tempi di crisi un teatro che si rispetti non crea l’efficienza,attirando i cittadini,gli abbonati con spettacoli veramente piacevoli.Invece vivono di contributi ,che sono soldi pubblici e se li pappano i politici che da trombati vanno a dirigere il teatro;Metteteci un giovane senza lavoro e vedrete che il teatro rinascera’…mi dispiace per il personale ,ora protesta,ma all’epoca dell’abbuffinaggio dove stava?

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  2. la spiegazione di tutto questo……?
    da anni….a Messina…..abbiamo politicanti… da quattro soldi
    non soltanto..da anni..hanno venduto e svenduto la Citta’…..
    ma ancora peggio….sono degli incapaci…
    nella vita..a tutto c’e’ una spiegazione…tranne la morte….

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  3. sono d’accordissimo………
    non capia chiddu chi boi diri…..sugnu igoranti….scusa….

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  4. cannata giampiero 27 Maggio 2012 01:47

    Sono Un’orchestrale organizzatore dell’evento,io insieme ai miei colleghi vogliamo lanciare una vera e propia sfida dopo aver quantizzato in termini economici l’ammontare esatto della somma restante da poter spendere per il restante 2012 vorremmo a titolo del tutto gratuito dire la nostra e creare o promuovere noi stessi promuovere dei futuri eventi musicali del tutto documentati pubblicamente nella loro spesa tra’ noi e la nostra cittadinanza chiedendo anche dopo la fine delle spettacolo l’opinione al pubblico stesso sul suo gradimento e su cosa andrebbe cambiato,vi chiediamo solo il vostro aiuto nel sostenerci in quanto la nostra vita siete voi il pubblico
    GRAZE

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  5. Cerchiamo di far capire anche agli ignoranti(Burrascano ect.)che il teatro di Messina ha avuto briciole dalla regione Sicilia mentre la ricca torta è andata a Catania e Palermo.
    Messina con le sue bricioline ha sempre e miracolosamente offerto una programmazione decente e positiva….. con bilanci in ordine.
    La regione ha tagliato anche la miseria destinata a Messina, rispetto alla ricchissima dote di Catania e Palermo.
    Si manifesta ancora una volta la volontà della regione Sicilia di distruggere Messina e la sua provincia colpendo l’arte, la sanità, i servizi….ect.

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  6. Mi dispiace per la situazione dei dipendenti del Teatro ma, attualmente, stanno meglio delle tantissime persone che hanno perso il posto di lavoro e che non riescono più a tirare a campare perchè gli ammortizzatori sociali sono finiti. Devo dire che sono fortunati, a differenza di altri, perchè dalla loro parte hanno l’opinione pubblica e qualche pseudo-politico della nostra città che, probabilmente, li tirerà fuori da questa situazione.
    Il Governatore della Regione Sicilia (un vero “gentiluomo”)e tutta la sua Giunta di mangia-soldi-a-tradimento dovrebbe apportare tagli in tutti quei settori dove gli sprechi di denaro e di personale non necessario sono evidenti e che sono a conoscenza del Governo centrale, che nulla fà per evitare il perpetuarsi, se non quello di chiedere il salasso alle persone meno abbienti.

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  7. x polarizzato.se non capisti tu,figurati io chi sugnu ca 5 alimentare.tu puoi fare un sforzo in più e capire che 150 dipendenti sono pochi ce ne volevano tricento per avere i contributo…capito mi hai?? semo a ruba ruba e tu fai finta di non capiri

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  8. x totonno ,io sugnu ignorante ma tu si un abbuffinu che vivi alle spalle di chi lavora e stai cu culu a mannu.

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  9. ma siamo sicuri che sia solo un problema di finanziamenti della regione? non è che, per caso, si sia anche una cattiva gestione? una su tante, si sente parlare di cifre pazzesche di “omaggi”… un’altra: si sente parlare di una produzione (costi) che rende difficile affittare il teatro per i saggi delle scuole di danza (entrate)… qualcuno può smentire queste “voci”?

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  10. DA TCF AD OGGI…
    ricordo che vi era una cooperativa che gestiva servizi all’interno del teatro (telecineforum) poi ci fu una vertenza e tutti quei soci ed ex soci furono assunti senza concorso pubblico. Non conosco i numeri del personale ma quando i costi di tale voce lievitano di solito glei enti che non sono più foraggiati dal denaro pubblico collassano..in questo caso paga l’arte e mi dispiace davvero..

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