Ampio confronto tra lavoratori, Fp Cgil, Sindaco e assessore Ialacqua dopo l'irruzione dei dipendenti nella sala del Consiglio Comunale. L'esponente della giunta Accorinti non ha nascosto le enormi difficoltà ma tutti gli sforzi saranno concentrati per dare risposte ai lavoratori e alla città.
“Da un Sindaco contestatore e pacifista ci saremmo aspettati di averlo accanto a noi dietro le nostre bandiere a protestare a Palermo e a Roma. Di certo non avremmo mai immaginato che potesse contestare i lavoratori che alzano la voce per rivendicare diritti. Inutile accogliere Crocetta con il tappeto rosso se poi i lavoratori non riescono a portare il pane a casa. E se ci sono i cassetti vuoti il Sindaco venga a protestare con noi”. Clara Crocè ha risposto così al tentativo del Sindaco di placare gli animi dei dipendenti di Messinambiente che hanno fatto irruzione in Consiglio Comunale mentre la commissione discuteva di emergenza abitativa. “Abbiamo protestato perchè volevamo essere ascoltati” ha spiegato la sindacalista, ad ascoltare le rivendicazioni anche l'assessore Daniele Ialacqua, che ha provato a chiarire le tante difficoltà che in questo momento il Comune si trova ad affrontare. “Tutti i nodi stanno venendo al pettine ma le risorse per gli stipendi ci sono e pagheremo subito”. L'assessore ha poi parlato del futuro della società e ha puntualizzato con forza che “Messinambiente è patrimonio della città e deve restare pubblica, in altre parti d'Italia ci sono esempi negativi di privatizzazione, e Messina non ha intenzione di compiere gli stessi errori. Da risolvere però c'è il problema della situazione economica della società con il debito enorme con l'Ato3 e i finanziamenti mai arrivati. L'assessore ha poi spiegato perchè in questo momento non si può costituire l'Aro in vista della Srr. “Per affidare la gestione del servizio con l'Aro si dovrà fare una regolare gara d'appalto e in questo momento Messinambiente non è in condizione di partecipare. E' una società in liquidazione e dunque prima dobbiamo mettere a posto la situzione. L'intento è di ripartire da zero, provare a costituire una nuova società pubblica in cui far transitare tutti i lavoratori ed essere certi che potrà mantenere il servizio”.
Palazzo Zanca è tornato così a rivivere l'atmosfera della protesta. I lavoratori di Messinambiente si erano dati appuntamento al Comune per la prima vera mobilitazione dell'era Accorinti, come ai vecchi tempi sono tornati in presidio per rivendicare diritti e certezze. Non uno sciopero ma un'assemblea che la Fp Cgil ha deciso di convocare a Palazzo Zanca per portare sotto gli occhi del Sindaco e dell'amministrazione le preoccupazione dei dipendenti della società che gestisce la raccolta rifiuti in città. Chiedono notizie sugli stipendi, anche se in realtà non vantano grossi ritardi. L'ultimo salario ricevuto, una decina di giorni dopo il termine, risale a fine ottobre ed era la mensilità di settembre. Oggi pretendono di sapere quando avranno quello di ottobre, la preoccupazione è che anche questa volta si accumuleranno altri ritardi e nella condizione di difficoltà in cui vivono molti di loro anche solo pochi giorni diventano problematici.
A Palazzo Zanca anche il Commissario di Messinambiente Armando Di Maria, tornato a battere cassa perchè le casse sono ormai vuote e a rischio non ci sono solo gli stipendi ma l'intero servizio di raccolta. Di Maria ha ricevuto dagli uffici del Comune rassicurazioni sul pagamento in giornata del saldo della fattura di ottobre, circa 1.200.000 euro che però, ancora una volta, basteranno solo per pagare i salari. La città però rischia di piombare in una nuova emergenza rifiuti. La Seap, ditta che si occupa del trasporto in discarica, ieri ha annunciato lo stop del servizio. Oggi ha effettuato un solo viaggio verso Motta Sant'Anastasia, Messinambiente è riuscita a mandare due dei suoi mezzi, non si riuscirà a portare più di 100, al massimo 120, tonnellate di immondizia su 300 che quotidianamente la città produce. Facile dunque immaginare che già questa sera la situazione potrebbe essere critica, anche alla luce del fatto che già nella normalità garantire un servizio al top è praticamente impossibile. Difficile invece capire quando si riuscirà a sbloccare tutto. Di Maria ha spiegato che anche il milione che dovrebbe ricevere in giornata non basterà. Incertezze dunque su tutti i fronti.
I buoni propositi ci sono, bisognerà capire come affrontare tutte le difficoltà. L'amministrazione ha provato a chiarire alcuni punti caldi. Lo pretendono anche i cittadini che il 16 dicembre, come deciso ieri sera in Consiglio Comunale, si troveranno a pagare la prima rata della Tares, la nuova tassa sui rifiuti che si preannuncia salatissima. Ialacqua ha aggiunto che c'è allo studio un piano per avviare la raccolta porta a porta in buona parte della città già dai primi mesi del prossimo anno. Un piano che sarà finanziato dalla Regione e per il quale l'esponente della giunta Accorinti ha già avviato un serio confronto con il Dirigente regionale del Dipartimento Rifiuti Marco Lupo.
In campo anche la Federazione Trasporti della Cisl che non nasconde il timore che si possa verificare l'ennesima emergenza nella raccolta dei rifiuti. “Naturalmente – sottolinea Testa – i conseguenti disservizi e l’aggravio di costi saranno tutti a carico dei cittadini. È proprio vero che cambiano i musicanti ma la musica è sempre la stessa. Oggi, però, contrariamente a quanto avveniva in precedenza, le normative in materia di raccolta dei rifiuti sono più chiare e impongono scelte strategiche e scadenze ben precise sul riassetto dell'intero sistema di raccolta”.
La Fit Cisl di Messina chiede all'Amministrazione comunale di rendere nota la decisione di aderire o meno alla SRR. “Ci dicano subito se Messina intende fare parte della SRR o il Comune vuole costituire una propria ARO – attacca Testa – e ci dicano anche quali risorse finanziarie certe su intende impiegare nel servizio. Chiarezza, non chiediamo altro. Così anche per Messinambiente: cosa di intende fare? Per la Fit Cisl deve continuare a operare garantendo gli attuali livelli occupazionali ma in un contesto più moderno e funzionale a partire dall'incremento della raccolta differenziata per abbattere i costi di gestione. Solo così – conclude Testa – si potrà garantire regolarità nel pagamento delle spettanze ai lavoratori”.
Ma i tempi, ricorda la Fit, sono molto ristretti: secondo quanto prevede la legge, tutto dovrà essere stabilito entro il prossimo 15 gennaio. Una scadenza dietro l’angolo.
Francesca Stornante
Mercoledì, 13 novembre, 2013 – 14:01
Giorno dopo giorno, l’incapacità endemica di una Giunta latitante sta facendo venire tutti i nodi al pettine.
Invece di perdere tempo con le sue pagliacciate il ginnastico scalzo avrebbe dovuto affrontare i problemi, non dico risolverli tutti e bene, ma almeno affrontarli.
Invece, ha lasciato che la situazione stagnasse, pensando, evidentemente, che le cose si aggiustassero da soli.
Pazientate fino a Dicembre
Solita manfrina della croce’ e di messinambiente……assunti non si sa come ? Quanti di chi protesta pagano tasse comunali e non sporcano ?il salario è un diritto ma protestano stile minaccia …non è tollerabile
voglio vedere con quale faccia ‘sti figuri chiederanno il pagamento della tares…
Assediamo Messina dal basso
Anche qui era ed e’ facile prevedere che si stanno addensando nubi maleodoranti di spazzatura e montagne di rifiuti che sommergeranno anche il tentativo di..cambiamento dal basso. I professionisti della “lamentela” sotto tutte le stagioni avranno di che esercitarsi e soddisfare gli istinti più beceri del cittadino : amentarsi senza assumersi nessuna responsabilità . La mancanza di visione strategicadelle classi dirigenti, l’ignoranza delle leggi della economia, unita ad una analisi scorretta e pigra non può che sfociare nel caos e nel disagio sociale.
Ascolta, George! Io non so quanti anni tu abbia! Ma di una cosa sono sicuro: tu hai visto cosa hanno combinato i due sindaci che hanno preceduto il “ginnastico scalzo! Se tu avessi a cuore le sorti di Messina, non scriveresti le cose che scrivi, non faresti questo inconclufente sarcasmo, ma umilmente daresti una mano a capire come tu concepisci una soluzione a questo che è uno dei grossi problemi in cui affonda Messina. Sai, ti consiglio di andare a vedere come funziona una qualsiasi azienda che raccoglie rifiuti, una azienda dove la gente lavora e i dirigenti non sprecano i soldi dei cittadini. Dai, fatti coraggio, analizza qualche bilancio e credo che scoprirai cose inimmaginabili per un messinese. E questo vale anche per ATM !
Ma quanto sei noioso!
Speriamo che prima o poi ti passi anche la voglia di scrivere, oltre quella di pazientare fino a dicembre…del 2018.
Scusa, pgiuttari! Guarda che Hermann ha ragione! Non fosse altro perchè tu sbagli nel dire …non può che sfociare nel caos e nel disagio sociale! Tu nel caos ci sei già! E il tuo è soltanto disagio sociale! Caos e disagio che ti hanno creato i due sindaci precedenti. Oppure non te ne sei ancora accorto???