I riscaldamenti sono stati riaccesi ieri con l'arrivo del gasolio. I genitori avevano protestato contestando agli amministratori la mancanza di programmazione
E’ durata meno di 48 ore la protesta dei genitori degli studenti che frequentano le scuole dell’obbligo di Furci Siculo. Gli allievi sono rimasti all’addiaccio, al rientro delle vacanze, un solo giorno. La situazione è tornata alla normalità con l’arrivo del gasolio nella giornata di ieri. Le caldaie erano rimaste spente per la mancanza di gasolio e non erano mancate le proteste dei genitori. “Il disagio –sostiene il consigliere indipendente Raluca Sandra, in qualità di genitore – sarebbe stato causato dalla mancanza di programmazione”. La Giunta ha deliberato l’impegno di spesa di 9000 euro per l’acquisto del combustibile il 17 dicembre scorso.
Perentoria la presa di posizione di Sandra: “Non parlo come consigliere – ribadisce – bensì come genitore e mi rammarica notare che nei paesi vicini le scuole siano riscaldate da tempo, in quanto le rispettive Giunte comunali si sono adoperate per tempo. Mentre a Furci non si riesce a garantire nemmeno l’ordinaria amministrazione”. Anche il neo assessore, Rosaria Ucchino, si è detto dispiaciuto per l’accaduto ed ha puntato l’indice verso gli uffici, mostrando la delibera del 17 dicembre di impegno spesa. La pratica era stata addirittura avviata i primi giorni di dicembre. “Come mai si è perso tutto questo tempo – si chiedono i genitori – prima di giungere all’approvazione in Giunta della delibera?”.
C. Casp.