Il segretario provinciale del Silpol, il sindacato italiano lavoratori polizia locale, Giuseppe Gemellaro, chiede di ritirare la delibera e riformularla
Non è un carro di carnevale, visto il periodo, ma è il carro attrezzi. Secondo una recente delibera di giunta, si prevede a bordo la presenza di un vigile urbano. "Un'altra decisione calata dall'alto – dice il segretario provinciale del Silpol, il sindacato italiano lavoratori polizia locale, Giuseppe Gemellaro -. che conferma ancora superficialità e disattenzione verso la polizia municipale".
Il sindacato chiede maggiori risorse umane, invece la giunta ha di recente ridotto la dotazione organica del corpo da 560 a 473 unità. "Questo è il risultato della politica di questa Amministrazione – prosegue Gemellaro -, che ha sacrificato e continua a farlo la polizia municipale in termini di risorse umane strutturate e che sta per incidere fortemente anche su quelle economiche dei lavoratori perchè evidentemente poco idonei a creare consenso".
Per il Silpol, un solo vigile a bordo del carro attrezzi è un fattore di rischio. "E' inconcepibile che si operi da soli senza il necessario supporto del collega. La sicurezza degli agenti, in territori urbani in grave stato di degrado, è condizione irrinunciabile dalla quale scaturisce la necessità di adottare specifiche tutele. Non abbiamo bisogno di lacrime di coccodrillo e solidarietà postume. Abbiamo invece bisogno di fare le cose per bene e con un'adeguata concertazione si possono trovare soluzioni condivise, l'abbiamo dimostrato, che diano tranquillità e giovamento a tutti. Si ritiri la delibera per riformularla e si apra nel contempo un confronto con le parti anche perché l'aspetto organizzativo/gestionale dovrebbe esulare da quello di indirizzo che compete all'organo politico. Purtroppo in questi anni ci si è convinti che bastava rendere “uguali” sulla carta tutti i dipendenti per convincersi che specificità e professionalità della polizia municipale fossero misure da trattare con quell'ordinarietà e superficialità che non ci è dovuta".