Protocolli anti Covid, la direzione del Museo: "Ecco come stanno le cose"

Protocolli anti Covid, la direzione del Museo: “Ecco come stanno le cose”

Redazione

Protocolli anti Covid, la direzione del Museo: “Ecco come stanno le cose”

lunedì 27 Luglio 2020 - 15:31

Il direttore Micali replica alla nota del segretario provinciale Siad Cisal Clara Crocè sulla riapertura dei luoghi di cultura

MESSINA – Perentoria replica del direttore del Museo regionale di Messina, Orazio Micali, alle dichiarazioni contenute in una nota del sindacato autonomo Siad Cisal e rilasciate dal segretario provinciale Clara Crocè sulla attuazione del protocollo per la riapertura dei luoghi di cultura in ordine all’emergenza sanitaria Covid 19.

“Venerdì – esordisce il direttore – convocata dalla direzione del Museo nel rispetto dei protocolli anti Covid, si è svolta la seconda riunione del Comitato per la sicurezza estesa ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, nel corso della quale è stata verificata la conformità dei protocolli stabiliti dai Governi nazionale e regionale. Il documento di valutazione dei rischi (Dvr) – aggiunge – a cui fa riferimento l’articolo, è stato aggiornato per intero anziché per la sola incidenza Covid 19 e consegnato alle parti (datore di lavoro e medico competente) per la verifica di completezza, bollatura e sottoscrizione dei rappresentanti.

Non è corretto – sottolinea Micali – dire che il museo è sprovvisto di impianti di condizionamento e che nonostante le richieste avanzate alla Regione soltanto a fine estate l’impianto di condizionamento potrà essere messo in funzione. E’ corretto dire che venerdì 10 luglio è stato constatato il blocco del funzionamento dell’impianto; la mattina seguente è stato accertato il danno; il lunedì successivo è stato valutato più economico procedere alla sostituzione delle unità frigorifere. In 24 ore è stata richiesta la copertura finanziaria agli uffici dell’assessorato ai beni culturali che nelle successive 48 ore ha autorizzato la spesa.

Domattina – aggiunge Micali – è previsto l’inizio dei lavori di smontaggio con conseguente installazione delle nuove unità frigorifero e riavvio dell’impianto entro i primi giorni di agosto, in poco più di due settimane e non già alla fine dell’estate”. Il direttore ha inoltre evidenziato che “si è provveduto a contrastare gli effetti ambientali all’interno delle sale con la collocaione (finanziata in 24 ore dall’assessorato) di 20 deumidificatori di grande dimensione e l’apertura ragionata e presidiata di porte e finestre. I bagni del Museo sono normalmente dotati di acqua corrente e il funzionamento parziale di due soli servizi, pari al 10% della dotazione complessiva, è in corso di risuluzione.

Il materiale igienizzante e igienico-sanitario è regolarmente presente in erogatori e punti di utenza e l’orario di servizio del personale di turnazione incontra le misure anti Covid 19. L’apprezzamento dell’iniziativa Restare al Mume – chiosa ancora Micali – con film, teatro e musica è testimoniato negli articoli pubblicati nei giorni scorsi da codesta testata. Su una cosa – conclude il direttore – non posso che essere d’accordo: che serve lavorare senza soluzione di continuità per migliorare qualità e quantità del servizio pubblico, da ogni parte, ma anche che l’informazione deve essere completa e puntualmente verificata prima di diventare cibo per il lettore”. La replica alle dichiarazioni del sindacato è stata indirizzata anche all’assessore regionale ai Beni culturali.

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