Il comune di Furci ha fatto effettuare la pulizia delle dieci canne che sostengono la struttura poco prima della sua chiusura per far defluire le acque soprattutto in vista della stagione invernale, ma gli interventi attuati potrebbero non essere sufficienti. A contestare l’utilità di quanto realizzato è l’ingegnere Achille Baratta
La passerella sul torrente Pagliara che collega Roccalumera e Furci è stata costruita nel 2007, ad oggi dovrebbe essere demolita perché pensata per resistere solo pochi anni, ma i comuni si sono opposti, così il Genio Civile ha declinato le responsabilità su di essi. Sono gli enti quindi ad occuparsi della pulizia e di eventuali pericoli, ma la bretella rimane comunque chiusa da ottobre a maggio per non rischiare troppo.
Il comune di Furci ha fatto effettuare la pulizia delle dieci canne che sostengono la struttura poco prima della sua chiusura per far defluire le acque soprattutto in vista della stagione invernale, ma gli interventi attuati potrebbero non essere sufficienti. A contestare l’utilità di quanto realizzato è l’ingegnere Achille Baratta che ci scrive che i tubi “nel giro di pochi giorni si sono parzialmente interrati” e che la sabbia proveniente dall’alveo del torrente “è stata accumulata sempre nell’alveo dello stesso a destra del ponte”. “La sicurezza dei torrenti”, prosegue “non può essere beffata dall’arroganza della politica che ha trasformato un torrente in una pattumiera mescolata ad una infinità di canneti e piantagioni”.
I tubi non sembrano particolarmente ostruiti, la preoccupazione principale potrebbe derivare dall’alveo del torrente che presenta tante mini-discariche. Televisori, copertoni, scatole, sterpaglie. Anche le sponde dell’alveo non trasmettono troppa sicurezza e nel caso di un nubifragio le conseguenze potrebbero essere gravi se il torrente continuerà ad essere utilizzato per scaricare rifiuti di ogni tipo.
L’esondazione del torrente, come detto più volte, potrebbe causare grandi problemi agli abitati di Roccalumera e Furci Siculo, questo il principale rischio in questo momento in cui la passerella è chiusa. Ma persiste l’altro interrogativo, quanto è sicura la struttura? La stessa infatti viene percorsa anche nei mesi invernali e quotidianamente da pedoni e ciclisti e, nel caso di piena, potrebbe costituire insieme un ostacolo e un pericolo.
Giusy Briguglio