Buche, voragini, dissesti: «Ospitiamo noi il Giro d’Italia»

Buche, voragini, dissesti: «Ospitiamo noi il Giro d’Italia»

Buche, voragini, dissesti: «Ospitiamo noi il Giro d’Italia»

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sabato 18 Giugno 2011 - 13:33

Il consiglio avanza la propria candidatura ad ospitare la corsa ciclistica: «Ormai sulle strade si interviene solo per eventi mediatici». E presenta il proprio percorso “degli orrori” - IL VIDEO

Le strade, a Messina, si riparano solo se passa il Giro d’Italia? «Non c’è problema, il prossimo anno lo ospitiamo». E’ ironica e provocatoria la presa di posizione della V Circoscrizione, che stamani ha presentato un dossier (con tanto di VIDEO), con tanto di candidatura ufficiale ad essere tappa dell’edizione 2012 del Giro, sulle buche, le voragini e i dissesti sui quali bisognerebbe metter mani in caso, appunto, di passaggio della corsa ciclistica più importante del Paese. «Da oltre un anno – spiegano il presidente Alessandro Russo e gli altri colleghi – ad oggi l'Amministrazione non ha più saputo bandire una gara per l'affidamento del servizio di manutenzione stradale e i pochissimi, sporadici e casuali interventi di ricolmatura di buche vengono effettuati attraverso il ricorso a ditte che spesso non sono conosciute alle Circoscrizioni, seguendo logiche non trasparenti, secondo criteri mai conosciuti, attraverso procedure sulle quali alta dovrebbe essere la vigilanza dell'opinione pubblica». Il tempo medio di ricolmatura di una buca raggiunge spesso e volentieri il mese e, in taluni casi, anche il mese e mezzo. «Le circoscrizioni cittadine, in tale quadro tremendo, lungi dal divenire quei “centri operativi” dell'amministrazione, che pure la Giunta da tre anni sostiene di volere realizzare, sono declassate a mere segnalatrici, semplici passacarte senza ruolo, senza capacità di intervento. Le manutenzioni “straordinarie”, quelle relative al rifacimento dei manti stradali, che dovrebbero essere eseguiti annualmente e con logica tale che, nell'arco di un quinquennio consentirebbero di effettuare il rifacimento di almeno le strade più importanti del quartiere, sono ferme alla stagione invernale 2008-2009». Dopo di che il nulla. Tuttavia, da qui la provocazione, «questa Amministrazione, nonostante lamenti impossibilità di risorse e di finanza, riesce improvvisamente a tirare fuori dal cilindro dell'ecopass le risorse necessarie per rifare i tappetini di asfalto nelle strade interessate dal passaggio della tappa del Giro d'Italia. Risorse che servono a ripagare la cittadinanza tutta della insopportabile schiavitù del transito sullo Stretto, vengono destinate, senza valutazione alcuna con gli organi politici del territorio, a un evento mediatico. Mentre le altre periferie, quelle che, per loro sfortuna geografica, non vedranno il passaggio di alcun “Giro”, possono continuare a languire, nelle loro strade disastrate». A questo punto, dunque, «l'idea di candidarsi al Giro d'Italia, come sede di tappa, iniziale o finale, è la più “ovvia” risposta alla nostra cittadinanza, nella speranza che, seguendo la logica del nascondere la polvere sotto il tappeto di casa, anche per la zona nord di questa città, almeno l'anno prossimo, si possa avere la speranza di rifare il manto d'asfalto di strade pericolosissime e in condizioni post-belliche». Il percorso “a ostacoli”, nel senso letterale, proposto dalla V Circoscrizione parte da Portella Arena, attraversa la strada militare di Campo Italia e giunge fino a Conca d’Oro. Quindi l’ormai “bucherellato” viale Annunziata, con la ormai famosa voragine di fronte alla Elio Vittorini (a cui se n’è aggiunta una da poco), fino a San Michele per immettersi sul viale Giostra. Viale Giostra e Annunziata, le due strade che saranno direttamente interessate dagli svincoli, oggi evidentemente impreparate ad accoglierne i flussi. «Nel settembre 2009 – ha ricordato Russo – Buzzanca disse che avrebbe aperto lo svincolo dell’Annunziata solo dopo che il viale fosse stato messo in sicurezza. Aspettiamo che mantenga questa promessa». Ai margini del viale Gisotra ci sono poi le “emergenze nell’emergenza”, come il piano di zona Ritiro-Tremonti e Villa Lina. Si arriva dunque sul viale Regina Elena e in via Panoramica dello Stretto, almeno la parte di pertinenza del Comune. Le strade che più di altre hanno pagato un tributo di sangue di fronte al quale poco o nulla s’è fatto. Nella “tappa” proposta dalla V Circoscrizione non sono previste le piccole stradine rionali, le strade di rilievo locale, nonostante la loro dimensione, come il viale Sciascia a San Licandro, il viale degli Aranci sul Giostra, la Strada Comunale Ritiro e Comunale San Michele. «Il Giro non potrebbe mai passare di là – dicono Russo e colleghi – ed il Consiglio della V Circoscrizione ne è consapevole. Strette, devastate nei loro manti d'asfalto, pericolosissime per la circolazione, lontane dalle vie ritenute principali dall'amministrazione cittadina, purtroppo, si vedranno versare chissà quanti anni ancora in tali disperate ed incredibili condizioni. Questo dossier di candidatura si sofferma soltanto sulle strade principali di questa Circoscrizione, per far conoscere quali sono le reali condizioni delle strade di Messina, quelle che non sono oggetto di eventi mediatici di grande rilievo internazionale; quelle che sono quotidianamente attraversate da decine di migliaia di cittadini, in silenzio, in rassegnata sopportazione, ove le manutenzioni, quelle vere, definitive, serie e realmente efficaci, non vengono eseguite da decenni. Dove la “manutenzione” è intesa in maniera povera, come semplice rattoppo, come mera copertura di asfalto di una buca apertasi improvvisamente. Una città che crede di ricevere un effetto immagine positivo solo perché in occasione di un giro ciclistico riesce a rattoppare le sue strade, togliendo quelle poche risorse ad altre situazioni di estrema gravità sparse per le strade cittadine, si comporta come quella pessima massaia che mette lo sporco sotto il tappeto: non elimina i suoi problemi profondi, ma li nasconde alla vista. E comunque la si pensi – è la severa conclusione del consiglio del V Quartiere – questa è la più grave delle sconfitte».

(FOTO DINO STURIALE)

3 commenti

  1. baraccacamaro87 18 Giugno 2011 16:10

    BRAVI BRAVI BRAVI BRAVI MA AVETE PERSO TEMPO E SAPETE PERCHE DICONO CHE NON CI SONO FONDI CI SONO INVECE QUEL PROGGETTO DEI REPERTI SOTTOAQUA MA CHE DEVONO TROVARE NON LO SO CI SONO PER PAGARE TUTTI I RINFRESCHI DELLE SACRE E CONGRESSI A PROPOSITO DEGLI 200.OOO EURO DELLO SCANDOLO DEI SERVIZI SOCIALI DOVE SONO ANDATI A FINIRE BOOOOOOOOOO O SERVONO ALLA DITTA DI BARCELLONA CON OPERAI DI BARCELLONA CHE STA FACENDO LA SCERBATURA E FORSE ANCHE LE SPIAGGIE ED I MESSINESI NON TROVANO LAVORO IL FATTO E CHE IGRO SA SOLO DIRE MANDAMI IL FAX CHE RISOLVO TUTTO IO FOSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII MENO MALE CHE STA FINENDO VERO BUZZANCHELLO DETTO U BARCELLUNISI

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  2. il fatto che passi il giro d’italia deve essere un vanto, ma come al solito il messinese si lamenta per motivi “connessi” al giro. Siete consapevoli, voi della V circoscrizione, che quasi tutta la città è un colabrodo? se lo siete credo vi rendiate anche conto che la priorità dovrebbero averla le strade centrali e quelle più trafficate. Anche per una questione di immagine (ma a voi dell’immagine della città non ve ne frega nulla, basta che non avete il buco sotto casa vostra!).

    Un abitante della V circoscrizione con i buchi sotto casa

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  3. La più capace delle amministrazioni, di qualunque colore, quando dovesse prendere in mano le sorti di questa città, avrebbe bisogno di dieci anni per recuperare il tempo perduto. Il luogo geografico più bello del mondo deturpato, abbandonato e offeso …

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