E' accaduto ieri, il lavoratore era impiegato nella sala operativa e doveva occuparsi anche del servizio "Atm risponde" dedicato agli utenti che possono chiamare l'azienda per avere informazioni utili. Ma il telefono ieri non funzionava e nessuno rispondeva. A denunciare l'accaduto il presidente dell'Atm Campagna
Pugno duro in Atm. Un lavoratore ieri sera è stato sospeso dal servizio perchè non stava svolgendo i compiti che gli erano stati assegnati. Si tratta di un dipendente impiegato nella sala operativa dell’azienda trasporti e a cui ieri era stato affidato anche l’incarico di svolgere il nuovo servizio “Atm risponde”. In pratica si tratta di un centralino a cui gli utenti possono rivolgersi per avere informazioni utili sul trasporto pubblico, su orari, linee, o per scoprire perché il bus che aspetti alla fermata non sta passando. Un filo diretto con l’azienda trasporti che però ieri a quanto pare, il dipendente poi sospeso, ha deciso di tagliare. Nel vero senso della parola.
A raccontare l’episodio è direttamente il presidente dell’Atm Pippo Campagna: “Per puro caso mi sono trovato a chiamare il numero dedicato al servizio perché avevamo bisogno di avere informazioni su un mezzo che aveva saltato una corsa. Quindi abbiamo iniziato a chiamare la sala operativa, ma nulla. Siamo andati a verificare cosa stesse accadendo e abbiamo trovato il dipendente al suo posto ma con i cavi del telefono tranciati. Un atteggiamento che non si può di certo tollerare”.
Il presidente Campagna spiega quindi che è scattata subito la sospensione dal servizio, ora sarà la commissione disciplinare a valutare il caso, ma da quanto è successo deve partire un messaggio: “Ognuno deve svolgere con serietà e responsabilità il proprio lavoro, non saremo morbidi di fronte ad atteggiamenti di questo genere”.
Francesca Stornante
Nulla accade per caso.
Lavoratore stakanovista della “poltrona”, il classico esempio di come si opera in diversi uffici pubblici della nostra città. Ma siamo a Messina… perché stupirci? Se poi i servizi non funzionano, signori, non arrabbiamoci e non diamo sempre la colpa ai nostri amministratori. Rifiuti in ogni angolo, strade sporche perché non si esita a insozzarle con ogni mezzo (quindi topi e blatte), parcheggi in doppia e tripla fila, clacson sempre in funzione, arroganza e ineducazione imperante. Siamo noi messinesi a non capire che bisogna cambiare registro e fare cambiare soprattutto chi dovrebbe lavorare al servizio della città…