I pensieri hanno il potere di condizionare la nostra salute

I pensieri hanno il potere di condizionare la nostra salute

Marilena Raffa

I pensieri hanno il potere di condizionare la nostra salute

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venerdì 08 Dicembre 2017 - 23:54

Quelli positivi aiutano il sistema immunitario e stimolano la rigenerazione delle cellule

Sappiamo veramente poco della mente e del suo funzionamento. Se fosse una stanza con la porta chiusa, potremmo dire di conoscere solo il 10% del suo contenuto, come se spiassimo dal buco della serratura. Oggi, però, grazie ai progressi nel campo delle neuroscienze possiamo affermare con certezza che i pensieri ovvero il prodotto dell’attività del nostro cervello, si ripercuotono sul nostro stato di salute.

Tutte le volte che formuliamo un pensiero, produciamo una sostanza chimica, chiamata neuropeptide. Questa piccola molecola viene utilizzata anche dalle cellule per comunicare tra di loro, in particolare, il sistema immunitario “capta” i neuropeptidi grazie ai monociti di cui è costituito. Questo significa che c’è una potente connessione tra i pensieri e la salute.

Raggiunta questa consapevolezza, possiamo migliorare la qualità dei pensieri e di conseguenza la qualità di vita. Alcuni ricercatori, hanno dimostrato già da tempo, che i pensieri positivi innalzano i livelli di un ormone che riduce lo stress e stimola il rinnovamento cellulare e degli anticorpi mentre quelli negativi li riducono.

Di solito, produciamo circa 60.000 pensieri al giorno e di questi il 90% è uguale a quelli della giornata precedente. Una sorta di copione che recitiamo allo sfinimento ma che viene scritto da noi stessi in base alle esperienze che abbiamo vissuto. Se vogliamo, possiamo allenare il nostro cervello ad adottare uno stile di pensiero positivo.

Secondo gli studiosi, la maggior parte dei pensieri che produciamo sono di tipo negativo e così anche le emozioni che ne scaturiscono. Il nostro cervello non fa differenza tra quello che vede e quello che immagina, attiva le medesime aree cerebrali. Se pensiamo situazioni spiacevoli, nel nostro corpo si innescano gli stessi processi fisiologici come se le stessimo realmente vivendo.

I pensieri negativi sono involontari, ma possiamo imparare a riconoscerli e piano piano sostituirli con quelli positivi. Noi non siamo quello che pensiamo, il cervello può essere indirizzato verso la felicità!

Accrescere la propria positività, non significa adottare una visione ottimistica improduttiva, che ci illude di raggiungere situazioni poco realistiche. Anzi, alcuni studi dimostrano che visualizzare il nostro successo senza considerare gli sforzi o l’impegno necessari per raggiungerlo, ci allontana dalla meta. Il cervello si “rilassa” perché, come detto, non distingue tra realtà ed immaginazione, determinando una riduzione delle energie dedicate al raggiungimento dell’obiettivo.

Il pensiero deve essere positivo, realistico, possibile, semplice ma soprattutto deve tendere alla risoluzione del problema non concentrarsi su quest’ultimo. Per fare questo, si deve lavorare a livello di subconscio grazie al rilassamento ed alla respirazione. Se vi appassionate all’argomento, scoprirete un mondo affascinante.

Intanto, prendiamoci del tempo da dedicare alla nostra mente, ogni giorno. Appuntiamoci i ricordi belli, le emozioni positive vissute e concentriamoci in modo da riviverle con il pensiero. Aumentiamo la nostra autostima e miglioriamo il rapporto con gli altri, facciamo scorta di pensieri positivi che possano contrastare i momenti di stress.

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