Iscritti nel registro degli indagati i verbalizzati delle sedute di commissione e il segretario generale, dopo le deposizioni in aula degli stessi segretari di commissione che avevano ammesso come la prassi delle commissioni lampo era un problema in discussione.
E' arrivata ad un passo dall'udienza chiave l'ultima clamorosa svolta del caso Gettonopoli, ovvero gli avvisi di garanzia all segretario comunale Antonio Le Donne ed ai cinque segretari di commissione di Palazzo Zanca, Daniela Bianco, Francesco Di Bella, Letteria Sciarrone, Carmelo Ciraolo ed Edoardo Guttarolo. Per tutti la Procura ipotizza il reato di abuso d'ufficio. La loro posizione però potrebbe cambiare nel corso degli accertamenti.
La svolta era attesa e scontata a questo punto: nel corso delle scorse udienze del processo che vede alla sbarra i consiglieri comunali, accusati di aver intascato illecitamente il gettone di presenza per le partecipazioni "lampo" ai lavori di commissione, dopo le testimonianze dei primi due segretari di commissione il rappresentante dell'Accusa, aveva chiesto la trasmissione degli atti alla Procura.
Richiesta alla quale le difese si erano opposte, ma il presidente della Corte, la dottoressa Grasso, ha risposto che non era nella sua disponibilità sindacare le richieste del magistrato.
No comment dai parte degli interessati, convinti di poter chiarire il loro ruolo in fretta, e uscire dalla vicenda.
Sono state proprio le loro deposizioni in aula a convincere il magistrato ad approfondire la questione, valutando l'eventuale profilo penale del ruolo dei segretati, i quali hanno ammesso che il problema delle troppe sedute di commissione, e dei lavori "flash", era venuto fuori e discusso tra di loro.
Per approfondimenti: processo Gettonopoli, i testimoni: Le Donne sapeva
Alessandra Serio
Oltre 168.000 euro l’anno. Lordi, per carità…
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