I due progetti, elaborati dalla Scuola Nazionale dell'Amministrazione e da Formez PA e sostenuti dalla Regione, coinvolgeranno circa 2mila persone di cui almeno 400 dirigenti
Competitività dell'amministrazione basata sulla formazione del suo personale. Queste le priorità dello sviluppo dell'organizzazione a livello locale, messe in luce nel corso del seminario "Obiettivo Governance: Scuola Nazionale dell'Amministrazione e Formez PA al servizio della Sicilia", tenutosi nel pomeriggio nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.
Forti di un background economico alla meglio vacillante, che certo non aiuta nell'attuale situazione di crisi, i presenti all'incontro hanno voluto sottolineare la necessità di investire negli organi di management per conseguire gli obiettivi di semplificazione e risparmio ormai non più prorogabili.
Illustri i nomi degli intervenuti, tra cui il ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Giampiero D'Alia, che non ha mancato di fare cenno alla precaria situazione nazionale, dicendosi scettico nei confronti di un rimpasto e rassicurando su "provvedimenti importanti" che riguardano il Paese e sono già in cantiere, all'insegna di quegli obiettivi di crescita, occupazione e sviluppo già fissati dal premier Letta. D'Alia si è quindi soffermato sulla necessità di un sopravanzamento delle competenze degli organi di pubblica amministrazione soprattutto nel campo tecnologico. Un settore in cui i passi da gigante la fanno da padrona ma rischiano di non essere effettivamente messi a frutto a causa delle scarse conoscenze di chi dovrebbe invece trarne maggior profitto. Breve l'intervento dell'onorevole, di fretta per gli impegni istituzionali che già lo reclamano nella capitale, ma di sicuro impatto. "Palermo, Messina e Catania saranno interessate da questi progetti formativi – ha chiarito -e si registrerà anche il prezioso impegno delle strutture di alta formazione con l'intento di investire, in primo luogo, sul capitale umano. E questo è solo l'inizio di un percorso di cambiamento che dev'essere, anzitutto, culturale".
Massimizzazione delle risorse la parola d'ordine. Come del resto ha tenuto a sottolineare anche Antonio Morale, dirigente generale del Dipartimento Autonomie Locali della Regione Siciliana. "Questi progetti seguono una strategia – ha affermato Morale riferendosi ai due programmi sostenuti dalla Regione e di prossima realizzazione grazie alla sinergia tra la Scuola Nazionale dell'Amministrazione e Formez PA – perché differentemente da quello che molti pensano, la crisi non si risolverà "tornando a prima" ma aumentando l'efficienza, utilizzando meglio le risorse già presenti, soprattutto quelle umane, inserendole in un adeguato contesto organizzativo".
Un discorso che sa di semplificazione della farraginosità burocratica che spesso intrappola la pubblica amministrazione nelle sue stringenti maglie. Un discorso che non si aggrappa a un impossibile intervento salvifico che miracolosamente moltiplichi le risorse territoriali ma che mira a una concreta ottimizzazione dei processi.
Anche il sindaco è d'accordo sul cambio d'ottica che dev'essere radicale. "Non c'è delibera che possa cambiare comportamento – ha affermato Renato Accorinti con lo spirito agguerrito che gli è consueto – solo il tempo può migliorare le cose e anch'io, in un certo senso – ha ammesso con umiltà – mi sento come uno studente, che ha parecchie lacune da colmare, questo si, ma che ci mette l'anima per migliorare e aiutare questa comunità".
A sancire l'inesorabilità di una valutazione costi – benefici nel portare avanti la "nuova amministrazione", anche il neorettore, Pietro Navarra che, offrendo il suo professionale punto di vista, da economista dedito alla ricerca applicata, ha chiarito come le fondamenta del servizio pubblico siano traballanti nell'intero paese, tradendo una scarsa competitività che non fa altro che tagliare sistematicamente fuori l'Italia dai maggiori progetti di investimento varati su scala internazionale, sottraendole, quindi, automaticamente, anche la possibilità di incrementare i posti di lavoro.
Ragionamento unanimemente condiviso dai presenti e sul quale ha voluto focalizzare l'attenzione anche il presidente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione, Giovanni Tria. Del resto uno sviluppo delle capacita imprenditoriali e manageriali degli organi della pubblica amministrazione, è anche il primo passo verso l'attrazione dei fondi comunitari periodicamente stanziati e spesso rimasti inutilizzati proprio a causa della negligente inerzia della precedente gestione. Flussi di denaro che saranno elargiti prossimamente in previsione degli aiuti 2014-2020 e che costituiscono "l'ultimo treno che sta passando e che non può assolutamente essere perso" – come ha dichiarato il presidente di Formez PS, Carlo Flamment.
A spiegare, poi, nel dettaglio, lo spirito di questi due programmi formativi, Giuseppina Santiapichi, coordinatrice delle attività didattiche della Scuola Nazionale e Valeria Spagnuolo, direttrice dell'Area Sviluppo della capacità istituzionale di Formez PA.
La prossima "amministrazione virtuosa" si fonderà quindi su una formazione a tre fronti: generale, speciale e "sul campo". Comprendendo ambiti di approfondimento che spazieranno dall'analisi economica alla contestualizzazione manageriale delle conoscenze giuridiche, passando per tematiche attuali quali la prevenzione della corruzione, la gestione di servizi e forniture, la tecnologia e la digitalizzazione che favoriscono l'interrelazione tra amministrazione e cittadini, la capacità di gestione delle risorse in progressiva riduzione, il diritto dell'ambiente anche alla luce del recente proliferare normativo, e ancora, il federalismo fiscale, il processo amministrativo, la legislazione antimafia, la pubblica sicurezza, l'immigrazione e la polizia economica e finanziaria. Un ventaglio ampissimo di competenze che andranno ad essere trasmesse, secondo gli intenti dell'ambiziosa iniziativa, anche alle forze dell'ordine.
Stessa metodologia applicata anche alle scuole – ha affermato Concetta Barone, dell'Ufficio scolastico provinciale di Messina: verranno individuati, infatti, i punti di debolezza, per procedere, poi, all'elaborazione di una "progettualità mirata".
Un percorso lungo e laborioso che ha già ottenuto il plauso della Regione. Da vedere, adesso, le concrete modalità attraverso le quali verrà realizzato. (Sara Faraci)
COMMENTO APERTO a R E N A T O sindaco (per conoscenza a Guido SIGNORINO). In vista di questo cambiamento epocale della pubblica amministrazione, annunciato dal messinese Giampiero D’ALIA, mi accontento che venga prevista, nei prossimmi bilanci di Palazzo Zanca, una cifra più consistente relativa alle entrate della CATEGORIA 04, sono i contributi e trasferimenti correnti da parte di organismi comunitari ed internaziona, conseguente alla capacità dei nostri uffici di istruire più progetti, finanziati con risorse europee. Il PEG 2013 prevede una cifra irrisoria pari a € 417.118, e per comprendere quanto sono scarsi su questo versante a Palazzo Zanca, do il TOTALE ACCERTAMENTI alla data di compilazione del PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE, pari a € 65.897, mentre le RISCOSSIONI, sempre alla stessa data, sono ZERO. FACCIAMO RIDERE I POLLI, nessun Comune fa peggio di noi.
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Ahahahahahahahahahahaha, basta non posso ridere più ahahahahah