Il consigliere comunale fa riferimento ad una società. Vuol sapere se l’Amministrazione comunale ha rilasciato formale autorizzazione per la posa in opera dei cartelli
MESSINA – Il consigliere comunale Nello Pergolizzi (LiberaMe) ha chiesto chiarimenti al sindaco, Cateno De Luca, attraverso una interrogazione, in merito al provvedimento di concessione, pagamento imposta sulla pubblicità e tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e canone di locazione o concessione da parte della società “Easypark”.
Lo stesso Pergolizzi aveva presentato una precedente interrogazione lo scorso 4 aprile sull’installazione “di centinaia di cartelli pubblicitari della società Easypark, con i quali vengono pubblicizzati metodialternativi di pagamento della sosta, in modo digitale, lungo i tratti di strada dove è previsto il parcheggio a pagamento per gli autoveicoli”.
Il consigliere comunale evidenzia che “la collocazione di cartelli e di altri mezzi pubblicitari lungo le strade è soggetta in ogni caso ad autorizzazione da parte dell’ente proprietario della strada nel rispetto delle normative vigenti e che nell’interno dei centri abitati la competenza è dei Comuni”. E che “in caso di pubblicità effettuata su impianti installati su beni appartenenti al Comune o da questo dati in detenzione, l’applicazione dell’imposta sulla pubblicità non esclude quella della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, nonché il pagamento di canoni di locazione o di concessione, in quanto l’imposta comunale sulla pubblicità ha presupposti diversi dalla tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche”.
Pergolizzi sottolinea altresì che “la regola della necessità del rilascio di una concessione si applica pure quando si tratti della collocazione di cartelli pubblicitari, per effettuare la quale non è sufficiente la sola presentazione della relativa domanda, dovendosi, al riguardo, pienamente esplicare da parte dell’Amministrazione un’attività valutativa e discrezionale, che si manifesta con atti incidenti su posizioni di interesse legittimo”. Si tira in ballo anche il Consiglio di Stato, il quale “ha statuito che l’avvenuto pagamento dell’imposta sulla pubblicità non può rilevare come titolo per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche”. E che “la collocazione di impianti pubblicitari su suolo pubblico implica necessariamente un formale provvedimento di concessione del bene pubblico, non essendo configurabile la formazione di un titolo abilitativo tacito attraverso il silenzio-assenso sulla domanda di installazione”.
Da qui l’interrogazione al sindaco De Luca, per sapere “se l’Amministrazione comunale ha rilasciato formale autorizzazione per la posa in opera dei cartelli in questione e se la Società Easypark ha provveduto ad effettuare i pagamenti, qualora dovuti, dell’imposta sulla pubblicità, della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e del canone di locazione o di concessione”.