Un angolo della città molto frequentato ma che spesso viene dimenticato sotto il profilo delle pulizie e dell'eliminazione delle erbacce
Un tempo rappresentava il “salotto buono” della nostra città. Un’area che anche vacanzieri e turisti non esitavano a descrivere come un’oasi al centro di Messina lungo il famoso e allora larghissimo viale San Martino. Un angolo, insomma, molto apprezzato e al contempo “invidiato” da chi non poteva invece godere di altrettanta bellezza nei luoghi di provenienza.
Oggi, invece, la “mitica” Piazza Cairoli, “cuore pulsante” del centro peloritano, giace nel più assoluto stato di degrado, nel totale abbandono. E nessun amministratore, purtroppo, sembra accorgersene e quindi essere intenzionato a curarsene…
Erbacce alte, rinsecchite e “straripanti” in tutte le aiuole; griglie per il deflusso delle acque piovane pericolosamente intasate; fontana “muta” e sporca; macchie di ogni genere sulla pavimentazione; panchine unte dai fiori caduti dagli alberi non potati e deturpate da scritte da fare… arrossire chi magari vorrebbe sedervisi per riposare.
E ancora: tabelloni elettronici della linea tramviaria in tilt e arrugginiti, cani a gironzolare senza guinzaglio né museruola, puzza di urina in diversi angoli e un autentico “tappeto” di scivolose foglie a tendere insidiose “trappole” soprattutto per gli anziani.
Costa troppo, ai responsabili del settore Nettezza urbana, inviare alcuni operatori ecologici (ex spazzini) a pulire Piazza Cairoli? E’ vero, tutta la città è ormai ridotta a una “pattumiera a cielo aperto”, ma, quantomeno, si faccia una bonifica, un necessario maquillage, a quello che in passato fu il nostro “biglietto da visita”.
Cesare Giorgianni