Sospeso dal primo gennaio il servizio di pulizia delle caserme di Messina. I lavoratori sono stati licenziati dall’azienda che ha gestito il servizio fino al 31 dicembre 2019 e non c’è nessuna garanzia rispetto al mantenimento dei livelli occupazionali. La denuncia è della Filcams-Cgil di Messina sull’appalto del settore pulimento, preannunciando forti iniziative contro il rischio che i lavoratori vadano incontro a pesanti ricadute occupazionali.
“Di fronte ad una gara espletata di fatto i lavoratori sono rimasti senza occupazione, l’azienda subentrante ed ente appaltante non hanno proceduto ad avviare il servizio e ad assumere i lavoratori”, dichiarano il segretario generale della Filcams-Cgil di Messina Francesco Lucchesi e Giselda Campolo che evidenziano come non ci siano date certe sulla ripresa dello stesso.
Una situazione grave – sottolinea la categoria della Cgil del settore dei servizi – visto che la mancata ripresa nei tempi previsti ha lasciato completamente senza reddito lavoratori e famiglie oltre a creare problemi nelle sedi militari a causa della totale assenza delle necessarie prestazioni igienico-sanitarie.
La Filcams-Cgil chiede l’immediata applicazione delle procedure del nuovo appalto con l’avvio del servizio e l’assunzione di tutti gli addetti impiegati e stigmatizza il mancato rispetto delle comunicazioni obbligatorie al sindacato. La Filcams ribadisce le continue difficoltà dei lavoratori dei servizi in appalto e le conseguenze occupazionali per i rapporti economici tra imprese ed enti appaltanti e per la mancanza di risorse adeguate che producono il taglio di ore di lavoro e di stipendi già bassi.