Pums Messina. Cordolo al centro di via Consolare Pompea e pista ciclabile più larga

Pums Messina. Cordolo al centro di via Consolare Pompea e pista ciclabile più larga

Marco Ipsale

Pums Messina. Cordolo al centro di via Consolare Pompea e pista ciclabile più larga

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venerdì 20 Gennaio 2023 - 09:48

In alcune parti si potrebbero perdere i parcheggi lato monte, a meno di non ridurre quel marciapiede

Un capitolo del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, è dedicato alla sicurezza stradale, e un paragrafo alla separazione dei sensi di marcia con cordolo sulla via Consolare Pompea. Una via che, purtroppo, dal 2011 al 2019 ha visto ben otto incidenti mortali. Tre di questi – è scritto nel Pums – “sarebbero stati impossibili o mitigati dalla presenza del separatore fra le due corsie”.

I defleco già divelti

L’ex giunta De Luca ha fatto installare i defleco (acronimo di delineatore flessibile di corsia, sono i birilli bianchi e rossi) da Paradiso a Grotte ma molti sono già divelti. Durante il primo forum di raccolta delle criticità, molti cittadini hanno chiesto di aumentare la sicurezza sulla viabilità principale e di affrontare il tema dell’uso promiscuo della pista ciclopedonale, dove spesso il percorso delle biciclette è interrotto da auto parcheggiate alle intersezioni e da chi passeggia occupando tutta la sede della pista.

Il Pums prevede “di rimodulare gli spazi della sezione stradale così da mantenere il flusso veicolare, aumentandone la sicurezza e contestualmente riqualificando i margini sia del fronte edificato, sia del fronte mare, principalmente rappresentato dalla ciclabile”.

Cordolo al centro e marciapiede della pista ciclabile più largo

Come? “La sostituzione degli attuali delineatori flessibili di corsia (defleco) con un cordolo sormontabile risponde alla necessità di evitare sorpassi e inversioni a U dove pericoloso. Per l’inversione degli accessi laterali verranno creati degli appositi varchi ben segnalati. Inoltre, il cordolo permette un risparmio in termini di manutenzione, oltre che un aumento dell’efficacia. Grazie alla riduzione delle corsie veicolari in entrambi sensi da 4 a 3,50 metri si potrà allargare di un metro l’attuale cordolo di separazione di 50 centimetri tra il percorso ciclopedonale e la strada veicolare trasformandolo in marciapiede da 1 metro e mezzo a tutto vantaggio della sicurezza della circolazione di pedoni e ciclisti per la riserva esclusiva degli spazi a loro dedicati”.

I parcheggi lato monte

E gli spazi persi? “Nei casi in cui la sezione stradale totale sarà inferiore ai 13,75 metri si potrà conservare la fila di parcheggi lato monte; nel caso invece in cui la sezione stradale sarà inferiore a 13,75 m non sarà più possibile posizionare i parcheggi nelle aree prospicienti le abitazioni a meno di ridurre le dimensioni del marciapiede su tale lato: quest’ultimo intervento, per i costi e le ricadute possibili sulla funzionalità, dovrà essere valutato in sede di progetto esecutivo dopo l’esecuzione di un rilievo topografico dei tratti in questione”.

3 commenti

  1. Secondo me un cordolo al centro della carreggiata farà più vittime tra i motociclisti di quante non ce ne siano state finora.
    Certi motociclisti si sentono immortali e sfrecciano ugualmente ma se urtano con un cordolo, non so che fine fanno.
    Basterebbe un buon autovelox ogni KM lungo tutta la via, dall’Annunziata fino a Sant’Agata con limite a 50 km/h

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  2. Si, andiamo a piedi così facciamo prima…

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  3. Le grandi civiltà del passato – romani in testa – costruivano nuove strade o allargavano quelle già esistenti. Noi no. Bloccare, limitare, separare e vietare, sono diventati i nuovi paradigmi. Per la pista ciclabile – inoltre – prendiamo purtroppo esempio da città ideali, che possiedono una ricca rete stradale e che quindi si possono permettere tutte le piste ciclabili del mondo; dimenticandoci o ignorando colpevolmente, la mappa stradale di Messina, non considerandone i grossi limiti dettati dalla sua caratteristica orografica. La via Consolare Pompea – per concludere – ha più di 2.100 anni, fu voluta e fatta costruire da Gneo Pompeo Magno, quindi se la tenessimo in migliore considerazione, faremmo un opera sicuramente meritoria.

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