La crisi del Vittorio Emanuele sbarca alla Regione

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La crisi del Vittorio Emanuele sbarca alla Regione

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giovedì 16 Maggio 2013 - 15:20

I sindacati hanno partecipato alla seduta convocata in Quinta Commissione per discutere della difficile situazione in cui versa il teatro. La deputazione è consapevole dell'urgenza di intervenire subito, a questo punto non resta che aspettare per vedere cosa farà.

“Le poche risorse stanziate dalla Regione costringono a razionalizzare l’attività e allora si redigano le linee guida per le sinergie da porre in essere tra i Teatri siciliani, al fine stabilire le modalità di esecuzione con particolare riferimento alle garanzie occupazionali dei dipendenti e all’utilizzo del personale a tempo determinato”. E’ stata questa la richiesta formulata dal segretario provinciale della Fistel Cisl di Messina, Luigi Risitano, al Capo di Gabinetto dell’Assessorato al Turismo nel corso dei lavori della V Commissione Cultura e Lavoro della Regione presso l’ARS sulla vicenda del Teatro Vittorio Emanuele.

“Ci siamo confrontati con un Consiglio d’Amministrazione non sempre all’altezza della situazione tanto che ne abbiamo anche chiesto le dimissioni. Tuttavia non abbiamo mai fatto mancare la nostra presenza ai tavoli delle trattative e, anzi, abbiamo cercato di elevare il livello della discussione e facendoci promotori di un incontro con la deputazione Regionale”.

Particolare attenzione durante i lavori della V Commissione è stata data alle tabelle di equiparazione da alcuni mesi ferma alla Regione per le quali il funzionario, dott. Caracausi, ha assicurato la ripresa dell’iter per la definitiva approvazione. “Ancora una volta – ha sottolineato il segretario della Fistel messinese – nella Legge di Bilancio si conferma la volontà di stabilizzare l’orchestra ma non si stanziano le somme dovute. Si esca nell’equivoco. E’ giusta la stabilizzazione, ma si tirino fuori le risorse economiche. Altrimenti si alimenta una stupida e fuorviante guerra tra poveri, cioè tra i dipendenti”.

Più duri e critici i segretari degli altri quattro sindacati che in questi mesi hanno dato battaglia alla dirigenza del Vittorio. Pippo Di Guardo, Antonio Di Guardo, Carmelo Tavilla e Osvaldo Smiroldo di Slc Cgil, Uilcom Uil, Fials Cisal e Sadirs, sottolineano prima di tutto l’assenza dei vertici del Cda. “All’incontro erano stati convocati il Presidente Ordile e il Sovrintendente Magaudda, ma i rappresentanti istituzionali dell’E.A.R. Teatro di Messina non si sono presentati. Una considerazione va fatta: costoro, prima si rivolgono ripetutamente ai deputati regionali invitandoli a supportare, per risolvere, le questioni del Vittorio, dopo “snobbano” questi incontri”. Durante la seduta i sindacati hanno ribadito quanto accaduto in questi lunghi mesi, dalle questioni storiche irrisolte alla gestione approssimativa ed insufficiente del gruppo dirigente del Vittorio e hanno raccolto l’impegno della deputazione regionale ad “agire con urgenza per evitare che anche la prossima stagione possa risentirne dell’opera, non certo meritoria, dell’attuale gruppo dirigente dell’Ente”. Per questo Slc Cgil, Uilcom Uil, Fials Cisal e Sadirs sperano che a breve si possa parlare di ripresa delle attività culturali, di sviluppo e di programmi che possano rilanciare il teatro a Messina. Nell’attesa continueranno le azioni di lotta dei lavoratori a sostegno della vertenza.

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