Dopo l'attacco del punteruolo rosso, alcuni alberi di palma nei pressi dell'università centrale, hanno perso consistenti rami che sono caduti sui marciapiedi sottostanti. Il responsabile ambiente del Pd, Saverio Tignino: "Oltre la perdita degli esemplari l'inerzia dell'apparato burocratico non provvede a mettere in sicurezza i cittadini dal concreto rischio di caduta di ampie porzioni della chioma

L’allarme punteruolo rosso a Messina non è ancora rientrato. Dopo l’avvertimento lanciato quest’estate da Torre Faro Blog sul parassita che stava facendo strage di piante nella zona di Torre Faro, oggi dal responsabile ambiente del Pd, Saverio Tignino, arriva una nota su alcune palme in pessimo stato di salute sulla via Tommaso Cannizzaro all’angolo con la Cesare Battisti.

“A causa dei mancati interventi contro il punteruolo rosso – scrive Tignino – diversi esemplari storici cittadini sono morti ed altri moriranno in breve tempo e questo nonostante si potessero eseguire i trattamenti con i fitofarmaci utili”.
“Oltre la perdita degli esemplari – continua il responsabile Pd – l’inerzia dell’apparato burocratico non provvede a mettere in sicurezza i cittadini dal concreto rischio di caduta di ampie porzioni della chioma”.

Alcuni rami si sono totalmente staccati e sono andati a finire sul marciapiede, costituendo oltre tutto un intralcio ai passanti, e le condizioni delle altre piante non lasciano presagire nulla di buono.
“Il pericolo era stato già segnalato alla centrale operativa dei Vigili Urbani che avevano provveduto ad avvisare l’Arredo Urbano”, ha concluso Tignino.

Il responsabile ambiente era già intervenuto sulla questione, criticando l’ex amministrazione comunale per non aver disposto l’esecuzione dei trattamenti in tempo, trascinando il problema fino a un punto di non ritorno.