L’assessore all’Urbanistica è intervenuto all’incontro organizzato da Cambiamo Messina dal basso per relazionare sugli strumenti di pianificazione. Entro fine anno potrebbero arrivare in Consiglio comunale sia il “Salva colline” sia il Piano innovativo in ambito urbano, per la fascia costiera compresa tra la Stazione Centrale e Gazzi. Tempi più lunghi per il Piano regolatore generale
Entro settembre l’ok della Regione alla Variante di salvaguardia, a novembre la conclusione del Piau, entro fine 2016 quella del nuovo Prg. E’ il cronoprogramma scandito dall’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola, nel corso di un incontro pubblico organizzato da Cambiamo Messina dal basso per fare il punto sugli iter in corso dei nuovi strumenti di pianificazione urbanistica. In realtà si tratta di speranze e obiettivi, perché non è detto che quei tempi vengano rispettati con precisione.
Quella di fine settembre per la Variante di salvaguardia, ad esempio, è solo un’indicazione di massima fornita dalla Regione, dopo che il “Salva Colline” è stato consegnato lo scorso 4 agosto. “La variante – ha spiegato De Cola – è stata realizzata con tanto di Vinca e Vas, che adesso sono in fase di valutazione a Palermo. Ci hanno detto che proveranno ad approvarla in tempi brevissimi ed è plausibile che avvenga perché è stata fortemente condivisa già in fase di redazione. Non possiamo, però, dare tempi precisi visto che non dipendono da noi. Una volta che avremo ottenuto il via libera dalla Regione, la variante andrà in Consiglio comunale. E voglio sgombrare il campo dagli equivoci sui timori di speculazione: è già stato fatto un avviso pubblico per i proprietari dei terreni che non saranno più edificabili e, al momento, sui 2 milioni di metri cubi che si perderanno ne sono stati chiesti in compensazione solo 100mila”.
Alle battute finali anche il Piau, il Piano innovativo in ambito urbano lungo la fascia costiera compresa tra la Stazione Centrale e Gazzi. “L’iter è praticamente finito – ha detto l’assessore – ed è adesso nella fase della valutazione economica. E’ un passaggio fondamentale perché il piano non resti solo su carta ma possa tradursi in azioni concrete sia pubbliche sia private, attraendo capitali e consentendo la possibilità di investire in modo remunerativo. Ci sarà una leggera diminuzione dei volumi, così come concordato negli ultimi mesi con il consulente del nuovo Prg, Carlo Gasparrini. Nella prima settimana di ottobre faremo alcuni incontri di condivisione, poi il piano sarà consegnato a novembre, come da contratto, e andrà in Consiglio comunale”.
Sia la variante di salvaguardia sia il Piau stanno alla base del nuovo Piano regolatore generale, nel senso che saranno integrati in esso e, ovviamente, non contrastanti. “Siamo nella fase di analisi dell’esistente e della definizione dei princìpi – ha proseguito De Cola –. Una volta individuati, vogliamo esporli in un primo step alla città e al Consiglio. Seguiranno una serie di passaggi tecnici che dovranno condurci all’obiettivo di finire il piano entro il 2016”.
L’assessore ha infine voluto porre l’attenzione su altri aspetti relativi ai piani futuri: “Abbiamo concluso il progetto Sit, il Sistema informativo territoriale, che adesso è consultabile sul sito del Comune. E’ un grande centro informazioni della città, dove sono indicate le mappe catastali, le strade, i lampioni, i tombini e quant’altro. Anche Messinambiente e Atm si sono interessate per usufruirne. Poi stiamo per lanciare un progetto per la pavimentazione drenante, per evitare i rischi da accumuli di acqua. Qualcosa è già stata realizzata intorno agli alberi della Panoramica e mi sembra che abbia risposto bene alle prime piogge. Inoltre è in corso uno studio sulla fascia costiera jonica, affidato al Dhi, il Danish Hydraulic Institute, che ci fornirà una statistica sugli eventi erosivi degli ultimi anni e le tendenze previsionali utili alla pianificazione. E ancora siamo alla ricerca di finanziamenti per un’ipotesi di redazione del Pacc, il Piano di adattamento al cambiamento climatico, dal quale possono dipendere tanti interventi futuri”.
(Marco Ipsale)