Caso Boemi: pusher in manette, arrestato anche colui che abusò delle amiche di Ilaria (FOTO)

Caso Boemi: pusher in manette, arrestato anche colui che abusò delle amiche di Ilaria (FOTO)

Veronica Crocitti

Caso Boemi: pusher in manette, arrestato anche colui che abusò delle amiche di Ilaria (FOTO)

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martedì 23 Febbraio 2016 - 06:52

Le indagini hanno permesso di far luce su altri episodi estivi, precedenti alla morte di Ilaria, che hanno visto Triscari come protagonista diretto.

E’ l’ultimo tassello del puzzle, l’ultimo pezzettino che mancava per ricostruire perfettamente il quadro della morte di Ilaria Boemi, la ragazzina di 16 anni stroncata da una dose fatale di Maddy la notte tra il 9 ed il 10 agosto della scorsa estate. Le incessanti indagini degli agenti della Squadra Mobile di Messina, coordinate dal Procuratore Aggiunto Vincenzo Barbaro e dal Sostituto Procuratore Stefania La Rosa, hanno finalmente dato un nome ed un volto ad il vero pusher, colui che ha dato “la” a quella serie di cessioni e spacci di droga, di cui Ilaria fu rappresentò il tragico anello finale della catena.

Il cerchio si chiude su Giuseppe Restuccia, messinese di 31 anni, meglio conosciuto nell'ambiente come "Spina", da stamani in manette con l'accusa di aver venduto la dose di MDMA poi arrivata nelle mani della sedicenne. I poliziotti avevano già ricostruito le ultime ore di quel sabato 9 agosto, di come Ilaria avesse mandato un sms per cercare la "Maddalena" e di come questa fosse poi arrivata a lei prima tramite una minorenne e poi tramite Gaia Auteri, che gliel’aveva venduta in un bar di Sant’Agata. Gli agenti hanno però fatto un passo ancora indietro, individuando chi, per primo, aveva la MDMA.

Non solo. Fin dall’apertura dell’inchiesta, nel registro degli indagati compariva anche la figura di Pietro Triscari, trentanovenne accusato di aver approfittato del malessere di Ilaria e della sua amica minorenne per tentare degli approcci sessuali. Secondo la ricostruzione, quella notte l'uomo era in compagnia delle due giovanissime ed insieme a loro avrebbe assunto la dose di MDMA a Piazza del Popolo. Poi, nel tragitto in macchina verso il lungomare del Ringo, avrebbe approfittato della situazione per “avvicinarsi” alle compagne, nonostante Ilaria stesse già visibilmente male. Per questo episodio l'accusa aveva richiesto l'arresto, rigettato dal Gip Maria Militello prima e poi anche dal Tribunale del Riesame.

Le indagini, però, hanno permesso di far luce su altri episodi estivi, precedenti alla morte di Ilaria, che hanno visto Triscari come protagonista diretto. Ecco perché per lui, stamattina, sono scattate le manette con l’accusa di violenza sessuale e cessione di sostanza stupefacente a minori. Dipendente in un bar della zona di Camaro, in due occasioni, Triscari avrebbe approfittato di ragazzine, amiche di Ilaria (una di queste era proprio la minorenne che passerà con Ilaria la sua ultima notte), dopo aver assunto con loro sostanze stupefacenti.

"Eravamo convinti delle nostre tesi – ha dichiarato il Procuratore Barbaro – e, nonostante il rigetto della richiesta di arresto, abbiamo continuato nella nostra strada e nelle nostre indagini". Un ulteriore traguardo, dunque, con cui oggi i poliziotti hanno completamente chiuso il cerchio. "Le indagini non si erano mai fermate – ha aggiunto il Questore Giuseppe Cucchiara – ed oggi arrivano i risultati". (Veronica Crocitti)

Ultimo aggiornamento 12.00

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