"Quale futuro per Messina": il Pd riparte dal confronto a piazza Duomo

“Quale futuro per Messina”: il Pd riparte dal confronto a piazza Duomo

Redazione

“Quale futuro per Messina”: il Pd riparte dal confronto a piazza Duomo

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sabato 21 Ottobre 2023 - 13:00

Dopo dieci anni, è tornata la Festa dell’Unità provinciale. Il dibattito di venerdi e il programma di sabato e domenica

MESSINA – Palco in piazza Duomo e bandiere del Pd. Torna a Messina, dopo dieci anni, la Festa dell’Unità provinciale del Partito democratico. I lavori sono stati aperti dai componenti del Comitato provinciale e ha preso la parola Calogero Leanza, vicepresidente della Commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana: “C’è stato un grande lavoro dietro l’organizzazione di questa manifestazione, ma ci tenevamo ad organizzarla, con l’intento di fare tornare il partito tra la gente, sul territorio, ascoltando le persone”. Sono giornate di confronto perché le sfide che ci attendono, dalla transizione ecologica a quella digitale sono importanti e impegnative, ma anche quelle di ‘prossimità’, ovvero quelle che riguardano la nostra città e le comunità in provincia”.

Dibattito alla Festa dell'Unità provinciale del Pd a Messina, 20 ottobre 2023

Subito dopo il dibattito si è animato conversando su ‘Visioni di futuro, Messina oltre la crisi, con gli interventi di Domenica Farinella, associata di Sociologia economica all’Università di Messina; Gabriele De Filippo di Innesta, innovation hub e coworking; Clelia Marano dell’Unione Inquilini e la partecipazione di Felice Calabrò, capogruppo Pd al Comune di Messina; Antonella Russo, consigliera Comunale Pd al Comune di Messina e Renato Coletta, consigliere Pd della IV Municipalità. Per i Giovani democratici di Messina ha preso la parola Erika La Fauci. Ha moderato Marco Olivieri, direttore responsabile di Tempostretto.

“Messina si sta sempre più spopolando”

La professoressa Domenica Farinella, che fa parte anche dell’Osservatorio della Caritas povertà e bisogni, ha sintetizzato la situazione economica sociale della città, una fotografia che viene aggiornata annualmente: “Messina si sta sempre più spopolando, con tassi sempre più tipici di zone dell’interno montane. In particolare, l’anno scorso ha perso 2mila abitanti e, addirittura, tra il 2020 e il 2021 ha segnato un meno 5mila in un solo anno. Anche la provincia, l’area della città metropolitana, sta subendo questo processo, però la città perde cittadini con un ritmo ancora più grande, accompagnato da un processo d’invecchiamento della popolazione, che diventerà sempre più drammatico. Un altro aspetto, che fa da contraltare, è la difficoltà di trovare lavoro per i giovani che, dopo l’università, decidono di andare via, senza molte possibilità rientrare dopo, magari aver completato la loro formazione fuori”.

Ha continuato la docente di Sociologia economica (Università di Messina): “Abbiamo dei tassi di occupazione molto più bassi della media italiana – evidenzia la docente – siamo al 50 per cento, mentre nel resto d’Italia siamo al 65 per cento: significa che su 100 persone che si presentano sul mercato del lavoro soltanto 50 trovano occupazione. Per i giovani e le donne i dati sono ancora più disastrosi. Spesso la qualità del lavoro è scadente e poco tutelata. Bisogna smettere di immaginare di pensare sempre a cosa fare per attrarre capitali da fuori, ma valorizzare e puntare sulle nostre risorse interne. Messina manca di una visione capace individuare le prospettive di sviluppo sottotraccia. Abbiamo delle potenzialità enormi che non sappiamo sfruttare. Un esempio, il settore agroalimentare”.

“Occorre puntare sull’innovazione tecnologica”

Gabriele De Filippo di Innesta, innovation hub e coworking ha spiegato di cosa si occupa l’incubatore con la sede tra piazza Cairoli e il viale San Martino: “Fondamentalmente diamo la possibilità a tutte quelle persone che vogliono fare impresa, in particolare i giovani che cercano una loro strada. Capire come si fa impresa, studiare come si fa business, comprendere se quello che abbiamo in mente è un progetto fattibile e vincente, modi per accedere alla finanza pubblica. Creiamo luoghi di ‘contaminazione’ dove la gente può lavorare fianco a fianco aiutandosi. Abbiamo anche portato le start up a Messina. La tecnologia e l’innovazione possono essere risorse per combattere lo spopolamento e aiutare lo sviluppo della città. Messina è una città dove si può vivere meglio che da altre parti e sono tanti gli stranieri a pensarlo”.

“2020 baraccati a Messina”

Di disagio abitativo ha parlato Clelia Marano, dell’Unione inquilini, evidenziando come “a Messina ci sono ancora 2200 baraccati, famiglie che vivono con bambini, anziani e persone malate. All’amministrazione comunale abbiamo chiesto un censimento delle categorie vulnerabili, che secondo noi dovevano avere priorità. Il diritto all’abitare – ha spiegato Marano – si distingue dal diritto alla casa, sottolineando come la situazione è sempre più grave in tutta la Sicilia”.

“Il decentramento che non c’è”

Decentramento funzionale e funzionante è stato un tema al centro dell’intervento di Renato Coletta, consigliere della IV Municipalità, che ha attaccato amministrazione comunale e partecipate. E ha parlato di “deficit di democrazia con le ultime due Giunte”: “Bisogna creare iniziative utili davvero ai veri interessi e bisogni dei cittadini”.

“Un tavolo tecnico permanente tra tutte le istituzioni”

Gli interventi politici di Antonella Russo e Felice Calabrò hanno concluso la serata. Per Russo “è da tempo che auspico la nascita di un tavolo tecnico permanente tra tutte le istituzioni, così da non operare più a compartimenti stagno. È necessario recepire e sbloccare le tantissime risorse disponibili e saperle investire per lo sviluppo della città. Più che di visione della città – ha sottolineato la consigliera comunale e componente del comitato provinciale – è necessario pensare a una visione del cittadino e di come i messinesi vedrebbero Messina. Bisogna collaborare tutti e ascoltare i cittadini in primis”.

“I fondi ci sono ma non si sanno investire”

“Il vero problema nella nostra città – ha sottolineato Felice Calabrò – non è nella mancanza di fondi, che ci sono e tanti, ma saperli investire e non abbiamo progetti. È necessario invertire la rotta altrimenti non possiamo fermare l’emorragia di giovani che vanno via, “anche perché come ha affermato Erika La Fauci, noi giovani abbiamo tante idee ma spesso non riusciamo a spenderle su questo territorio: le idee camminano sulle gambe di chi se ne va”.

Nel corso della serata la comunità del Partito democratico si è voluta unire con un messaggio di solidarietà e vicinanza agli abitanti di Villafranca Tirrena e degli altri Comuni che stanno vivendo ore drammatiche a causa degli incendi.

Il programma di sabato e domenica

ILa Festa dell’Unità prosegue oggi e domani in piazza Duomo: alle ore 11, focus su ‘Quale Pd per il territorio, le comunità e le amministrazioni locali’, una tavola rotonda che vuole dare voce anche agli amministratori che operano ogni giorno in provincia. Intervengono: Sergio Lima, della segreteria regionale Pd Sicilia; Calogero Leanza, deputato Regionale del Pd all’Ars; Valentina Martino, consigliera comunale di Patti e componente dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico; il sindaco di Mirto e componente dell’Assemblea nazionale dem, Maurizio Zingales; Carmelo Galipò, assessore comunale a Capo d’Orlando (Assemblea nazionale Pd); Laura Giuffrida, componente dell’Assemblea nazionale Pd. Prevista, inoltre, la partecipazione di altri amministratori locali del partito e i rappresentanti dei Circoli Pd della provincia di Messina.

Nel pomeriggio, alle 16 Gazebo Giovani democratici, con il vicepresidente della Commissione Sanità dell’Ars, Calogero Leanza, che approfondirà il tema ‘Una società senza numero chiuso’, in relazione al recente disegno di legge approvato dall’Assemblea regionale siciliana, e del quale Leanza è primo firmatario, per l’abolizione del numero chiuso nei corsi di laurea in Medicina. A seguire (ore 17.30) un ampio dibattito sulla ‘Questione meridionale. Divario infrastrutturale: la sfida dello sviluppo sostenibile e del PNRR’ con: Antonio Nicita, senatore del Partito democratico; Nicola Irto, senatore e segretario regionale Pd Calabria; Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars; Pietro Patti, segretario generale Cgil Messina; Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Nino Alibrandi, segretario Generale Cisl Messina; Mariano Tornatore, CNA Messina. Modera la giornalista Barbara Turati. Concluderà la giornata il deputato nazionale e segretario regionale del Pd in Sicilia Anthony Barbagallo, intervistato da Sebastiano Caspanello, giornalista della Gazzetta del Sud.

Domenica 22 ottobre si comincia alle 11 con ‘Tre priorità per cambiare: formazione, cultura e politiche educative’. Prevista la partecipazione di Antonio Ferrante, presidente direzione regionale Pd Sicilia; Cristina Costanzo, consigliera circoscrizionale Pd Messina; Daniele Gonciaruk, attore e regista; il direttore artistico della Filarmonica Laudamo, Antonino Cicero; Francesco Gitto, della Rete degli Studenti Medi Sicilia. Coordina i lavori il giornalista Eduardo Abramo, Tg Messina – Tele90.

Alle ore 16, Gazebo Giovani democratici: ‘Parole al Futuro: Un mondo in movimento dal Sudamerica al Medio Oriente, analisi di Federico Nastasi’, Ricercatore e giornalista. Alle 17 focus ‘Contro le mafie per una società giusta e libera’. Intervengono: Antonello Cracolici, presidente Commissione parlamentare Antimafia all’Ars; Stefania Marino, deputata nazionale Pd; Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina; Lucia Risicato, ordinaria di Diritto penale all’Università di Messina; Alessandro Sciortino, presidente Legacoop Sicilia Orientale ed Enrico Pistorino, di Addiopizzo Messina. Modera Nuccio Anselmo giornalista della Gazzetta del Sud e scrittore. Alle 18.30, ‘Per l’uguaglianza, la tutela dei diritti e la sanità pubblica’ con Marco Furfaro, deputato nazionale e componente segreteria nazionale Pd; Maria Flavia Timbro, già deputata nazionale; Alfredo Rizzo, segreteria Regionale Pd Sicilia; il sindaco di Raccuja, Ivan Martella; il sindaco di Casalvecchio Siculo, Marco Saetti; il vicesindaco di Malfa, Giuseppe Siracusano e Damiano Di Giovanni, dell’Unione degli universitari Messina. Coordina Tiziana Caruso giornalista della Gazzetta del Sud.

5 commenti

  1. Parole parole parole sono vent’anni che suonano la stessa musica, a Messina non cambierà mai niente se i Messinesi non cambiano testa.

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  2. Pista ciclabile 21 Ottobre 2023 13:30

    A quelli trasferiti vanno sommati i tanti che mantengono la residenza a Messina anche se vivono fuori. Sono numeri catastrofici che forniscono il chiaro quadro del fallimento della città che continua a giocare con il fashion delle piste ciclabili e isole pedonali e non riesce a proporre alternative

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  3. Io credo che il Pd, più che al futuro di Messina, dovrebbe pensare al suo di futuro, che non credo sia roseo.

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  4. Fuffa e scirocco

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  5. Dopo oltre 30 anni che sono stato di sinistra, finalmente ho capito che il Pd è un partito padano, per il territorio padano, da sempre e per sempre.

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