Quando la preghiera corre su Whatsapp: con Padre Claudio la chiesa è social

Quando la preghiera corre su Whatsapp: con Padre Claudio la chiesa è social

Francesca Stornante

Quando la preghiera corre su Whatsapp: con Padre Claudio la chiesa è social

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venerdì 05 Aprile 2019 - 07:30

Il direttore dell'Istituto Antoniano Cristo Re usa whatsapp per raggiungere i suoi fedeli e ha ideato una serie di iniziative a portata di click per rendere la sua chiesa più moderna

Preghiere che corrono sui social, app e siti che servono per geolocalizzare le chiese e trovare la più vicina per andare a messa, chiedere una benedizione, leggere la Bibba, conoscere la storia dei papi, addirittura fare un check-up dei propri peccati in vista della confessione. Negli ultimi anni la Chiesa ha tentato di stare al passo con un tempo sempre più tecnologico. E in giro per il mondo gli esperimenti e le curiosità sono tante.

Papa Francesco

Il più grande uomo di Chiesa social oggi è indiscutibilmente Papa Francesco. Con i suoi profili su Facebook, Instagram e Twitter ha raccolto milioni di follower in tutto il mondo. Ha scelto di esserci nel mondo social perché oggi le persone parlano soprattutto questo linguaggio.

Il prete messinese 2.0

Una strada che anche un parroco messinese ha deciso di percorrere per rendere la sua chiesa più interattiva, giovane, moderna, alla portata di click per chiunque. Lui è padre Claudio Marino, direttore dell’Istituto Antoniano Cristo Re di Messina. Padre Claudio ormai da circa un anno ha iniziato ad usare i social per raggiungere i fedeli della parrocchia in modo più facile e immediato ma soprattutto per provare ad allargare così la comunità. E i risultati, ci racconta, sono stati incredibili.

La preghiera su Whatsapp

«Ormai tutti viviamo perennemente con il cellulare in mano. Giovani e meno giovani, tutti abbiamo uno smartphone che è diventato parte integrante della nostra quotidianità. Per questo ad un certo punto ho deciso che era quello uno dei mezzi che potevo utilizzare per far sapere a quanta più gente possibile le attività della nostra parrocchia e del nostro Istituto. Io mando un messaggio ai contatti della mia rubrica e chiedo di condividere il più possibile. In questo modo creiamo delle catene positive. Ho sfatato il senso negativo delle catene di S. Antonio: le nostre parlano di preghiere, condivisione, fede».

Padre Claudio racconta con entusiasmo che da quando ha iniziato a usare anche questi strumenti tanta gente nuova si è avvicinata alla chiesa di Cristo Re. Tutto inizia con un messaggio che informa di una celebrazione o di un’iniziativa particolare, ma non sono solo semplici comunicazioni.

Una benedizione a portata di click

C’è infatti la possibilità di chiedere una preghiera speciale per qualcuno cliccando su un link e inserendo il suo nome, come ad esempio è successo nel giorno della Festa del Papà. Chi voleva poteva inserire il nome del proprio papà affinché la messa che si è svolta nel pomeriggio del 19 marzo scorso avesse una preghiera anche per lui.

Le catene di S. Antonio positive

O ancora la catena di preghiera lanciata nello scorso mese di febbraio e dedicata a S. Antonio. Il messaggio era questo: «Unisciti alla preghiera dei bambini dell’Antoniano Cristo Re, recita tre Gloria al Pafrea a S. Antonio e inserisci la grazia che chiedi. Speriamo di raggiungere entro il 13 giugno 1 milione di utenti e creare questa bellissima comunione di preghiera. Unisciti a noi segnalandoci un’intenzione di preghiera». E poi il link per diventare protagonista di questa nuova frontiera della preghiera ai tempi dei social.

Gli altri social

Padre Claudio ha anche due profili Facebook e un canale Youtube in cui racconta tutte le attività dell’Istituto, della mensa, delle missioni fatte con i ragazzi. Ha intenzione di crescere sempre più perché è convinto che questa possa essere una delle strade per avvicinare la Chiesa alle persone di tutte le età.

«In un periodo come questo è fondamentale trovare il modo per raggiungere quanta più gente possibile, la mia comunità ha accolto subito con grande interesse e curiosità questo nuovo modo che ho scelto per dialogare con loro. Poi in tanti condividono, fanno girare quei messaggi e tante persone ci hanno conosciuto così».

Insomma, padre Claudio Marino ha colto lo spirito di Papa Francesco e ha deciso di rendere la sua chiesa più social e, perché no, anche meno ingessata. Una chiesa che sappia parlare alle persone di ogni età e che sappia anche suscitare curiosità e interesse. Perché in fondo la parola di Dio oggi deve correre anche sul web.

Francesca Stornante

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