Nella terza decade lo scarto è stato di +6,7°C rispetto la media climatologica
Dopo un mese di maggio che ha chiuso perfettamente in linea con le medie del periodo, il mese di giugno, invece, è risultato piuttosto caldo, tanto da chiudere con uno scarto di ben +2,2°C, rispetto la media climatologica, che per la città di Messina è di +26,8°C. Ad influenzare in modo pesante l’andamento dell’intero mese, iniziato con un clima piuttosto fresco e ventilato, è stata l’intensa ondata di calore, che ha caratterizzato l’intera terza decade di giugno. Difatti, nei primi dieci giorni di giugno, la media delle temperature massime registrate dalla stazione meteorologica di Messina (gestita dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare) è stata di ben +25,7°C, risultando più fredda della media, di circa -1,1°C.
Dalla seconda decade, con la maggiore persistenza dei promontori subtropicali sul Mediterraneo centrale, la media delle temperature massime è salita a +27,8°C. Mentre nella terza decade di giugno, l’arrivo dell’ondata di calore dal Sahara ha stravolto il bilancio termico, spingendo la media delle temperature massime a un valore di ben +33,5°C. Dal 20 giugno in poi le temperature massime a Messina hanno sempre superato i +30°C, con un picco massimo di +37,0°C raggiunto giorno 24, risultato il più caldo. Prendendo come riferimento la media climatologica di Messina, per il mese di maggio, nel periodo 1971-2000, notiamo come la media delle temperature massime per la città dello Stretto sia di +26,8°C. Alla fine, per la prima decade, lo scarto rispetto la media climatologica è stato addirittura negativo, con una anomalia termica di ben -1,1°C. Dalla seconda decade, al cambiamento del pattern barico fra Africa e Europa, le temperature medie sono bruscamente salite, presentando inizialmente una anomalia positiva di soli +1°C.
Nella terza decade, in piena ondata di calore, la media delle temperature massime in riva allo Stretto è salita fino a +33,5°C. Parliamo di un valore di ben +6,7°C superiore alla media climatologica per la città dello Stretto, di +26,8°C. Parliamo di un dato veramente notevole, che in qualche modo riesce a quantificare l’entità del caldo di questi giorni. Per trovare dati peggiori di questo dobbiamo tornare indietro al giugno del 2007, quando il termometro varcò più volte il muro dei +40°C. In questo caso l’eccezionalità dell’evento sta più nella durata, superiore ai 10 giorni, che nella sua intensità (isoterme di +28°C a 1500 metri. Facendo la media aritmetica per le singole decadi il risultato è di +29°C. A Messina il mese il giugno 2021 ha registrato una anomalia totale di +2,2°C. Dal punto di vista pluviometrico giugno è stato di poco più piovoso della media, solo che gli eventi piovosi si sono registrati esclusivamente nella prima decade, con un accumulo complessivo di 22,4 mm, rispetto i 12,7 mm della media climatologica, con solo due giorni in cui si sono verificate precipitazioni. In conclusione il giugno 2021 è stato caratterizzato pure da una eccezionale presenza di polvere e pulviscolo desertico. Difatti, per ben 11 giorni, la volta celeste è stata resa invisibile dal muro di pulviscolo desertico che accompagna le ondate di calore provenienti dai deserti sabbiosi dell’Algeria e del Fezzan. L’avvezione di pulviscolo desertico di fine giugno 2021 potrebbe essere la più intensa osservata in questi anni 2000.