"a contraddistinguere chi resta, non è l'amore per il mare, non è il bisogno di sole o il poco coraggio di preparare un trolley: è la capacità di continuare, nonostante tutto, a sognare che domani sarà davvero un altro giorno".
Al mattino il dubbio tra alzarsi o rimanere lì a fissare il soffitto sembra quasi irrisolvibile ma, per fortuna, la scelta ricade ancora sulla seconda opzione. Non puoi correre il rischio che le tue coperte diventino l'unica arma contro tutto ciò che è il tuo mondo poggiati i piedi per terra.
Un caffè, una sigaretta e una giornata forse troppo lunga. Una sequela di curriculum inviati per inerzia, disillusa, arresa a te stessa e agli altri, tutti quegli altri che sembrano non avere bisogno di te.
Una casa esageratamente pulita e ordinata per appartenere a due trentenni. Una casa a cui vorresti dover badare solo nel fine settimana. Scrivi. Probabilmente è l'unica cosa che può farti star meglio. Apri il tuo inseparabile quaderno e sono altre fitte allo stomaco che più tardi si tradurranno in gastrite: nella pagina che precede quella bianca ci sono gli appunti presi durante quello che fino a qualche giorno fa pensavi stesse diventando il tuo lavoro. Perché è così che va #quassud (quanto ti penso in momenti come questo, Maria Andaloro, amica mia!): un giorno tocchi il cielo con un dito, quello seguente ti ritrovi inesorabilmente ad ascoltare "Terra ca n un senti", di Rosa Balistreri.
"Terra ca nun teni cu voli partiri e nenti ci duni pi falli turnari".
Ti chiedi se hai fatto tutto ciò che andasse fatto e la risposta che ti dai è positiva, almeno che in quel tutto ciò non rientri anche il ricorrere ad una raccomandazione, perché quello non lo hai fatto. Non lo sai fare. Non lo vuoi fare. Non lo puoi fare. E se è vero che il fine giustifica i mezzi, nella mia isola c'è troppo poco spazio per chi, come me, quei mezzi non sa maneggiarli.
E allora chiudi il tuo quaderno: devi preparare il pranzo. Due forchettate, a volte controvoglia, un altro caffè, un'altra sigaretta e l'attesa che la giornata termini abbastanza in fretta per poter andare a letto a sognare.
Sì, perché a contraddistinguere chi resta, chi sceglie di restare, non è l'amore per il mare, non è il bisogno di sole o il poco coraggio di preparare un trolley: è la capacità di continuare, nonostante tutto, a sognare che domani sarà davvero un altro giorno.
Rometta, 21 febbraio 2017 Emanuela Sciarrone
Carissima Emanuela,
Leggo adesso adesso i tuoi pensieri, che sono stati anche i miei fino a tre settimane fa, quando anch’io, un “ragazzo” di quasi 40 anni, ho deciso se pur controvoglia e con la morte nel cuore di traferirmi #quannord, come te ho lottato credimi per restare nel posto in cui sono nato e che nonostante tutto porterò sempre nel mio cuore.
Finita la scuola, ho cominciato subito a “lavorare”, purtroppo ho perso i miei genitori quando avevo 20 anni, quindi è stata più una necessità la mia ( avrei voluto continuare gli studi), da buon siciliano testardo mi sono rimboccato le maniche, e via, mille lavori, ” in nero”, per cercare di sopravvivere, sì perché di sopravvivenza si tratta, stipendi da fame che a volte bastavano per
Carissima Emanuela,
Leggo adesso adesso i tuoi pensieri, che sono stati anche i miei fino a tre settimane fa, quando anch’io, un “ragazzo” di quasi 40 anni, ho deciso se pur controvoglia e con la morte nel cuore di traferirmi #quannord, come te ho lottato credimi per restare nel posto in cui sono nato e che nonostante tutto porterò sempre nel mio cuore.
Finita la scuola, ho cominciato subito a “lavorare”, purtroppo ho perso i miei genitori quando avevo 20 anni, quindi è stata più una necessità la mia ( avrei voluto continuare gli studi), da buon siciliano testardo mi sono rimboccato le maniche, e via, mille lavori, ” in nero”, per cercare di sopravvivere, sì perché di sopravvivenza si tratta, stipendi da fame che a volte bastavano per
Pagare le bollette, a volte no, senza un giorno di ferie, o perlomeno, quando le avevo non venivo pagato.
Ed allora tre settimane fa la decisione di andar via, perché a 40 anni sento di avere il diritto di poter mettere su famiglia e di vivere in maniera quantomeno dignitosa, ho capito che il nostro sole i nostri meravigliosi paesaggi non sono cose che si possono mangiare né tantomeno servono a pagare le tasse.
Spero che la mia nuova città mi accolga meglio di quella in cui sono nato, forse un giorno tornerò, ma da uomo libero, perché fino a tre settimane fa libero non mi sono mai sentito.
Ti faccio i miei migliori auguri per la tua vita e spero che tu possa riuscire lì dove io ho fallito.
In bocca al lupo Emanuela di cuore.
Andrea.
Pagare le bollette, a volte no, senza un giorno di ferie, o perlomeno, quando le avevo non venivo pagato.
Ed allora tre settimane fa la decisione di andar via, perché a 40 anni sento di avere il diritto di poter mettere su famiglia e di vivere in maniera quantomeno dignitosa, ho capito che il nostro sole i nostri meravigliosi paesaggi non sono cose che si possono mangiare né tantomeno servono a pagare le tasse.
Spero che la mia nuova città mi accolga meglio di quella in cui sono nato, forse un giorno tornerò, ma da uomo libero, perché fino a tre settimane fa libero non mi sono mai sentito.
Ti faccio i miei migliori auguri per la tua vita e spero che tu possa riuscire lì dove io ho fallito.
In bocca al lupo Emanuela di cuore.
Andrea.
NON POSSO CHE FARTI GLI AUGURI PARTI PARTI PARTI. IL SOLE L’ARIA DELLA SICILIA NON REGALA NIENTE, NON VIENI RIPAGATA. AL NORD C’E’ TUTTO HAI TUTTO. NON TI PREOCCUPARE VUOI IL MARE CON UN PAIO DI ORE DI MACCHINA O TRENO ARRIVI IN LIGURIA, RIMINI, GATTEO MARE O I LAGHI SE PREFERISCI, MONTAGNE O LE PREALPI. ALTRI POSTI CHE SONO BELLISSIMI. QUI HAI TUTTO NON TI MANCA L’ACQUA, LA SANITA’. I TRASPORTI SONO PERFETTI TRAM METROPOLITANA E TRENI REGIONALI. CON IL TABLET TI PUOI COLLEGARE CON ATM E SAPERE QUANDO PASSA L’AUTOBUS QUESTO E’ ESEMPIO BANALE, MA ESISTE. HO LASCIATO LA SICILIA NON MI SONO GIRATO INDIETRO. ANCHE SE SONO INFORMATISSIMO, E TELEFONO OGNI GIORNO. PURTROPPO PER LAVORO IL NORD E’ STATO TRAVOLTO DALLA POLITICA, MA SI VIVE BENE
NON POSSO CHE FARTI GLI AUGURI PARTI PARTI PARTI. IL SOLE L’ARIA DELLA SICILIA NON REGALA NIENTE, NON VIENI RIPAGATA. AL NORD C’E’ TUTTO HAI TUTTO. NON TI PREOCCUPARE VUOI IL MARE CON UN PAIO DI ORE DI MACCHINA O TRENO ARRIVI IN LIGURIA, RIMINI, GATTEO MARE O I LAGHI SE PREFERISCI, MONTAGNE O LE PREALPI. ALTRI POSTI CHE SONO BELLISSIMI. QUI HAI TUTTO NON TI MANCA L’ACQUA, LA SANITA’. I TRASPORTI SONO PERFETTI TRAM METROPOLITANA E TRENI REGIONALI. CON IL TABLET TI PUOI COLLEGARE CON ATM E SAPERE QUANDO PASSA L’AUTOBUS QUESTO E’ ESEMPIO BANALE, MA ESISTE. HO LASCIATO LA SICILIA NON MI SONO GIRATO INDIETRO. ANCHE SE SONO INFORMATISSIMO, E TELEFONO OGNI GIORNO. PURTROPPO PER LAVORO IL NORD E’ STATO TRAVOLTO DALLA POLITICA, MA SI VIVE BENE
Sì, certo, ci sarà un altro giorno ma potrebbe essere uguale a ieri! Forza Emanuela, non ti crogiolare! Coraggio, esci , non ti arrendere, c’è sempre un’ altra chance e tanta buona fortuna!
Sì, certo, ci sarà un altro giorno ma potrebbe essere uguale a ieri! Forza Emanuela, non ti crogiolare! Coraggio, esci , non ti arrendere, c’è sempre un’ altra chance e tanta buona fortuna!
Sì, certo, ci sarà un altro giorno ma potrebbe essere uguale a ieri! Forza Emanuela, non ti crogiolare! Coraggio, esci , non ti arrendere, c’è sempre un’ altra chance e tanta buona fortuna! Spero avere tue buone notizie presto! Una carezza!
Sì, certo, ci sarà un altro giorno ma potrebbe essere uguale a ieri! Forza Emanuela, non ti crogiolare! Coraggio, esci , non ti arrendere, c’è sempre un’ altra chance e tanta buona fortuna! Spero avere tue buone notizie presto! Una carezza!
EMANUELA RICORDATI CHE DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO E IL SOLE LO STESSO SI ALZA LO VEDRAI. VEDRAI ANCHE CHE LA TUA VITA SARA’ DIVERSISSIMA E MIGLIORE. ESCI SCAPPA VAI, SAI CHE HA DETTO IL VESCOVO DI NAPOLI AI RAGAZZI O QUAGLIO’ NAPOLETANI? JATEVENNE JATEVENNE GUAGLIO’.
EMANUELA RICORDATI CHE DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO E IL SOLE LO STESSO SI ALZA LO VEDRAI. VEDRAI ANCHE CHE LA TUA VITA SARA’ DIVERSISSIMA E MIGLIORE. ESCI SCAPPA VAI, SAI CHE HA DETTO IL VESCOVO DI NAPOLI AI RAGAZZI O QUAGLIO’ NAPOLETANI? JATEVENNE JATEVENNE GUAGLIO’.