Era nipote del vescovo ausiliare, mons. Cesare Di Pietro, anche lui subito sul posto
MESSINA – “Il destino non è una questione di possibilità. Credo che si tratti delle nostre scelte”. La frase scelta da Margherita per presentarsi sui social è da brividi. Perché il destino, se realmente è già scritto per ognuno di noi, non le ha dato scelta e le ha riservato una vita troppo breve, finita in un attimo, a 24 anni, nel pieno della gioventù.
A 24 anni la mattina ci si sveglia pensando di passare una giornata come le altre, magari noiosa o lamentando problemi che in realtà sono nulla in confronto alla possibilità di vivere e avere sempre nuove opportunità per realizzare i propri sogni. Quelli che per Margherita si sono spenti su quella maledetta strada, accanto a quel maledetto camion troppo grande rispetto al suo mezzo a due ruote.
Margherita era una studentessa di ingegneria civile e il mondo universitario oggi piange la sua scomparsa. Anche il rettore Salvatore Cuzzocrea ha voluto esprimere “il più profondo cordoglio e la vicinanza di tutta la comunità accademica alle famiglie Rosso e Di Pietro”. Cognomi conosciuti in città anche perché Margherita era nipote del vescovo ausiliare di Messina, mons. Cesare Di Pietro, subito sui luoghi per piangerne la scomparsa e provare a dare conforto cristiano alla madre e al fidanzato di Margherita, seduti affranti sul marciapiede della pista ciclabile davanti al corpo della loro amata. Un dolore intenso, inspiegabile, un’immagine straziante per tutte le persone giunte sul luogo, tutte a porsi la stessa domanda, a chiedersi il perché di tanta sofferenza, perché si spezza così presto una giovane vita.
Margherita si definiva un’esploratrice del mondo, quel mondo che aveva girato e che voleva continuare a girare. Adesso, invece, forse lo guarda da lassù, lasciando nello sconforto quanti l’hanno amata.
Sono addolorata povera figlia e poveri genitori
Ma Va bene il destino ma un bestione di camion non può transitare su una strada cittadina altamente trafficata
soprattutto in un orario che coincide con l uscita di scuola dei bambini.
Un abbraccio particolare alla mamma di questa meravigliosa ragazza. Da cuore a cuore. Purtroppo lo stesso destino ha strappato mio figlio da questo mondo ed io continuo a chiedermi perché? Perché un genitore deve piangere così?
sono padre da 4 anni e non oso neanche immaginare il dolore che potrei provare qualora succedesse anche a me qualcosa del genere
Povera ragazza che Dio l abbracci forte a se e che dia rassegnazione a quella povera madre