Quell'anticiclone russo agirà come una sorta di “blocco” alle perturbazioni provenienti dall’Atlantico
Nei prossimi giorni vivremo una temporanea fase di stabilità, destinata purtroppo a durare fino alla giornata di domenica 11 ottobre. Al contempo sull’Europa orientale si andrà a rafforzare una solidissima struttura di alta pressione, con perno proprio sulla Russia europea, che purtroppo agirà come una sorta di “blocco” alle perturbazioni provenienti dall’Atlantico. Proprio domenica 11 ottobre una intensa perturbazione oceanica farà il suo ingresso sul Mediterraneo, coinvolgendo più da vicino l’Italia, a cominciare dalle regioni settentrionali, con piogge diffuse e nuovi temporali.
Questo fronte, prima di giungere al traverso della penisola italiana, verrà in parte rallentato dall’azione di blocco imposto dall’anticiclone russo (non si tratta dell’anticiclone termico, bensì di un’alta pressione dinamica alimentata da aria calda in quota). Il flusso prevalentemente meridionale, in scorrimento lungo il bordo più occidentale del promontorio anticiclonico russo, avrà una componente molto umida, visto il richiamo di aria decisamente più calda e secca, di tipo sub-tropicale continentale, dall’entroterra desertico algerino e libico, che in seguito andrà ad umidificarsi durante il passaggio sopra le ancora calde acque superficiali dei mari che circondano l’Italia.
L’’avvezione calda” in questione verrà esacerbata dall’affondo di una strutturata saccatura atlantica, supportata lungo il lato discendente dall’affondo del ramo principale del “getto polare”, fino al mar delle Baleari, con un asse principale che si verserà con il proprio margine più meridionali fino all’entroterra tunisino, nel corso della giornata di lunedì 12 ottobre. Ciò favorirà la risalita, lungo il bordo più orientale della saccatura, di masse d’aria calde e umide che si muoveranno verso le nostre regioni. Al traverso di questo flusso caldo e umido meridionale, presente sul bordo orientale di questa saccatura atlantica, l’intensa avvezione di umidità presente nei medi e bassi strati favorirà lo sviluppo di un esteso flusso convogliatore di aria calda e molto umida (“warm conveyor belt”) che dall’entroterra algerino, attraverso la Tunisia, risalirà in direzione della Sicilia e del Tirreno centro-meridionale, andando ad apportare piogge diffuse, generalmente di moderata intensità, anche se localmente, come fra Campania, Lazio e bassa Toscana, il “forcing” orografico prodotto dai rilievi appenninici all’umido flusso meridionale potrebbe esaltare il prodotto pluviometrico, generando precipitazioni di carattere convettivo, talora anche di forte intensità.
Generalmente i “warm conveyor belt” sono caratterizzate da moti prevalentemente ascendenti oltre i 3000 metri. Tuttavia essi risultano più intensi in corrispondenza dell’interazione con il sistema frontale, o con il fronte freddo, dove le infiltrazioni di aria più fredda in quota, possono favorire lo sviluppo di intensi moti convettivi, con la conseguente formazione di organizzati sistemi temporaleschi a mesoscala (temporali raggruppati in un unico sistema di grandi dimensioni) che risalgono in parallelo rispetto al fronte avanzate, generando precipitazioni intense sotto forma di rovescio o temporale.
Proprio lunedì 12 ottobre la Sicilia, e il messinese, si troveranno ad essere interessata dal richiamo di aria umida e instabile da S-SO e da Sud, ai margini del ramo ascendente della saccatura atlantica bloccata fra la Spagna e l’Algeria, che sarà in grado di ammassare nubi con annesse precipitazioni, anche intense e persistenti. Pertanto dalle primissime ore di lunedì i settori ionici e la parte sud dello Stretto, stando alle ultime evoluzioni modellistiche, rischiano di essere interessate da severa ondata di maltempo, piuttosto insidiosa, con piogge, rovesci e temporali, localmente anche intensi.
Lo sviluppo di sistemi convettivi a mesoscala, o magari di eventuali “v-shaped storm”, sarà enfatizzato dall’attivazione nei bassi strati, sullo Ionio, di un sostenuto flusso sciroccale, carico di umidità. In media troposfera, gli stessi temporali, potranno nutrirsi dell’aria calda e molto umida convogliata sui mari attorno l’Italia dallo stesso “warm conveyor belt”. Se nelle prime ore di lunedì 12 i fenomeni risulteranno intensi sulla fascia ionica, in serata e nella successiva nottata, con la rotazione delle correnti da NW, sarà il turno della zona tirrenica e dello Stretto di Messina fare i conti con piogge, da sparse a diffuse, e possibili fenomeni di stampo temporalesco. Seguiremo l’evoluzione previsionale attesa nel weekend. Ad oggi l’indice di affidabilità dello scenario previsionale è alquanto basso, e non supera il 50%.