Dopo il sopralluogo non sono state superate le criticità evidenziate. Il Genio civile ha quindi richiesto la rimodulazione degli atti e l'adeguamento al progetto.
Tutto da rifare per quel che riguarda la cosiddetta muraglia di Giampilieri che ha scatenato una serie di polemiche ad inizio estate.
Il Genio civile, che in attesa dell’analisi dei dati dopo il sopralluogo aveva disposto la sospensione dei lavori, ha richiesto una rimodulazione del progetto proprio alla luce di quanto emerso.
Dal confronto tra gli elaborati ed il progetto presentato e quanto invece evidenziato dal sopralluogo dei tecnici il 25 luglio (alla presenza del direttore dei lavori e di un rappresentante del Comitato spontaneo dei residenti) non sono state superate le criticità che erano emerse nelle settimane “calde” delle polemiche.
I residenti infatti protestavano sia per il materiale utilizzato per i massi destinati alla mitigazione dell’erosione costiera che per la collocazione, tale da far ribattezzare l’opera come “muraglia di Giampilieri e Briga Marina”.
“Dal confronto tra gli elaborati prodotti e lo stato dei luoghi accertato in data 25 luglio- si legge nella nota dell’ingegnere capo Leonardo Santoro- si restituiscono gli atti prodotti privi di parere in quanto non appaiono superate le criticità' rappresentate successivamente al sopralluogo”.
Il Genio civile con una nota del 28 luglio aveva indicato le criticità che a quanto pare non sono state superate e nella nota di ieri fa esplicito riferimento a:
1) dichiarata correttezza degli studi meteomarini in relazione al diverso stato dei luoghi accertato in fase di sopralluogo
2)dichiarata correttezza delle calcolazioni a corredo delle opere già' progettate.
Il tecnico incaricato per la verifica dell’opera ha infatti dichiarato: "sulla scorta del sopralluogo effettuato si può' rilevare come le modalità' dì posa ( tanto in acqua che a terra) dei nuovi massi da 5 metri cubi non appaiono le più' idonee alla costituzione di barriere funzionali allo scopo, in quanto i massi parallelepipedi da 5 mc lavorano correttamente se giustapposti con una configurazione alla rinfusa, in cui il mutuo contrasto aumenta la capacita' globale della mantellata di opporsi al moto ondoso conferitole dal notevole peso delle singole unita' costituenti. Le opere di rifioritura delle barriere rilevate a Giampilieri mostrano invece che i massi sono disposti per lo più' in maniera reciprocamente indipendente o sovrapposti fra loro senza la costituzione dì una geometria tale da innescare il necessario incastro tra le varie unita' "
Alla luce di queste considerazioni tecniche il Genio Civile invita l’amministrazione ed il dirigente a rielaborare gli atti relativi all’opera ed al progetto per ritrasmetterli per il parere
“il dirigente è invitato a rendere coerente quanto progettualmente rielaborato con quanto dichiarato nella nota di trasmissione di tali atti.”
Solo quando gli elaborati progettuali corrisponderanno allo stato reale del sito il Genio civile provvederà al rilascio del parere che è preliminare al conseguimento del nulla osta ambientale prima dell’esecuzione dell’opera.
R.Br.
Chi pagherà per gli ulteriori costi?
Alla luce dei fatti sembra che il litorale ionico Tremestieri – Giampilieri sia totalmente sconosciuto ai nostri “specialisti”, in particolare per quanto riguarda il movimento marino. Si spenderebbe meno ottenendo definitivi ed ottimi risultati affidando opere portuali e muraglie difensive a qualche studente di un Paese marino del Nord-Europa. PROVARE PER CREDERE !!