L'ex presidente del Teatro Egidio Bernava interviene sul caso Saija: "Sarà il sovrintendente a dimostrare la veridicità delle sue dichiarazioni, i vertici dei due Teatri hanno dichiarato di non conoscerlo. Forse sarà la giustizia a pronunciarsi, intanto ho scoperto che a Messina esiste la legge della relatività". Intanto nella querelle si registra la nota di Santalco, un segnale diretto al partito ed ai movimenti per la leadership.
La vicenda relativa alla nomina del sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele Antonino Saija senza dubbio avrà altri capitoli, dopo quelli che si sono susseguiti in questi giorni, attraverso il botta e risposta tra il sovrintendente ed il Pd che aveva aperto i fuochi. Chiamato in causa da Saija durante la conferenza stampa come colui che ha presentato istanza presso i Teatri di Parma e Livorno per conferme su quanto dichiarato dal sovrintendente nel curriculum, Egidio Bernava ha deciso di rispondere con alcune brevi considerazioni.
“Dopo una settimana di stucchevoli dichiarazioni, ho deciso di non pubblicare la solita rettifica della rettifica, ma semplicemente il mio umile pensiero- scrive l’ex presidente dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele Egidio Bernava- Circa diciotto mesi addietro, una mattina ci siamo svegliati con un nuovo Sindaco. Anche chi, come me, era stato sconfitto, aveva pensato, nel proprio intimo, che forse si cambiava, si cambiavano le regole , si poteva invero sperare in una vera democrazia partecipativa. Ahimè il tempo è trascorso e la storia è stata inclemente. La trasparenza è stata una chimera, la demagogia ed il populismo hanno abbattuto le nostre residue speranze. Sulla “ querelle “ Sovrintendenza-Teatro Vittorio Emanuele, sulle presunte competenze del Sovrintendente, lo stesso Saija dovrà dimostrare la veridicità delle sue dichiarazioni circa le esperienze artistiche presso il Regio di Parma ed il Goldoni di Livorno; i vertici dei due teatri hanno dichiarato ufficialmente di non conoscerlo, anche se Lui, solo oggi afferma, giocando con le parole, di non essere stato compreso avendo dichiarato di essere stato responsabile della sovrintendenza e non sovrintendente, nella sua qualità di segretario comunale. Probabilmente sarà la giustizia a pronunziarsi. Io, sicuramente, non sarò Einstein, ma una cosa l’ho scoperta:anche a Messina esiste la legge sulla relatività e resto al tempo stesso, basito ma affascinato dalla risposta del dr. Saija alla richiesta di veridicità sulle sue esperienze artistiche: “ Io sono completo, l’uomo giusto al posto giusto…d’altronde qualche volta scrivo poesie ed uso gli acquarelli!!!!” grazie a Dio dormiremo tranquilli e ce ne faremo una ragione”.
A margine c’è da registrare una nota del capogruppo di Felice per Messina Giuseppe Santalco, che la dice lunga sull’attuale situazione interna al Pd. Santalco, capogruppo della lista che sosteneva Felice Calabrò sindaco alle amministrative, il sabato della conferenza stampa del Pd sedeva al tavolo con i colleghi di partito che hanno inoltrato il documento per richiedere una verifica rispetto a quanto dichiarato da Saija nel curriculum presentato al Vittorio Emanuele. Stando alle dichiarazioni dei vertici dei Teatri di Parma e Livorno Saija non avrebbe mai svolto attività di sovrintendenza nelle due strutture. Una settimana dopo la conferenza stampa Saija decide di replicare alle accuse, venerdì 23 gennaio. E sabato 24 gennaio l’esponente del Pd Santalco invia una nota di solidarietà al sovrintendente: “Caro Nino, ho avuto modo di leggere il resoconto della Tua conferenza stampa. Ritengo di parteciparTi doverosamente che nella lettera a firma di alcuni Consiglieri del PD non appare la mia firma. Non è circostanza casuale. In primo luogo, perché avendo avuto modo di aver lavorato al Tuo fianco sia alla Provincia Regionale che all’ATO Idrico ho ritenuto di non condividerne il contenuto. E ciò non solo e non tanto per la stima professionale che nutro nei Tuoi confronti e che ho avuto modo di apprezzare in molteplici circostanze, ma anche perché ritengo che la pacificazione tra le varie anime del partito passa anche attraverso un atteggiamento misurato che tende più ad unire piuttosto che a dividere… unico spirito che conosco per cercare con passione di dare un modesto contributo per il bene della città. Conoscendo la Tua professionalità e serietà sono sicuro che considererai la vicenda per quello che è……….,continuando nel Tuo lavoro di forte impegno amministrativo per rilanciare l’immagine del nostro Teatro”. Santalco quindi, che sabato 17 gennaio era seduto accanto a Calabrò e non ha preso pubblicamente le distanze dal documento, lo fa una settimana dopo e non privatamente, ma con una lettera inviata alla stampa e con la quale dopo aver dato la solidarietà a Saija conclude con una stoccata proprio a Calabrò e a quella parte del Pd che ha chiesto verifiche al curriculum. Un segnale chiarissimo che guarda alle prossime competizioni ed alla stessa guida del partito.
Un’ultima considerazione, banalissima, a margine di una querelle che a quanto pare avrà prossime puntate in tribunale. Probabilmente se si dicesse, in modo banale, che le nomine negli Enti, anche nell’era della rivoluzione, sono di tipo politico, nessuno si scandalizzerebbe più di tanto. Così andava il mondo ai tempi di Ordile e così va anche a quelli di Puglisi. Allo stesso identico modo. Nessuno se ne stupisce, nessuno si straccia la vesti. Ma sarebbe più corretto ammetterlo.
Rosaria Brancato
Brava Rosaria nella considerazione finale. Quello che dà fastidio è la costante ipocrisia e la voglia di apparire unti dal Signore a tutti i costi! Ma finiamola: hanno davvero preso i messinesi per deficienti?
Brava Rosaria nella considerazione finale. Quello che dà fastidio è la costante ipocrisia e la voglia di apparire unti dal Signore a tutti i costi! Ma finiamola: hanno davvero preso i messinesi per deficienti?
Egr. Dr. Bernava , voglio rappresentarLe che due enti citati sono, oggi, ridotti allo sfascio:
il 1° purtroppo a causa di cattivi amministratori e politici; il 2° perché di fatto mai entrato in funzione ma in questi anni ha erogato stipendi da favola a dirigenti , consulenti , esperti presidenti di collegi e commissari vari , quindi le lascio immaginare……………Ne mai alcun magistrato ha voluto scoperchiare la pentola… siamo a messina non si meravigli
Egr. Dr. Bernava , voglio rappresentarLe che due enti citati sono, oggi, ridotti allo sfascio:
il 1° purtroppo a causa di cattivi amministratori e politici; il 2° perché di fatto mai entrato in funzione ma in questi anni ha erogato stipendi da favola a dirigenti , consulenti , esperti presidenti di collegi e commissari vari , quindi le lascio immaginare……………Ne mai alcun magistrato ha voluto scoperchiare la pentola… siamo a messina non si meravigli
Egr. Dr. Bernava….anche lei che fa parte della lunga lista degli esclusi….si rassegni!!! Provi e ritenti…sarà più fortunato.
Egr. Dr. Bernava….anche lei che fa parte della lunga lista degli esclusi….si rassegni!!! Provi e ritenti…sarà più fortunato.