L'assessore Pappalardo avoca a sè la nomina del presidente del Teatro e scoppia lo scontro con il sindaco De Luca che annuncia l'autogestione. D'accordo con lui il leader di Sicilia Futura: "Se Palermo vuole tutto allora metta i soldi e rilanci l'Ente"
Il primo a scrivere dopo la decisione di De Luca di ritirare le nomine per il Teatro ed entrare in rotta di collisione per la presidenza con la Regione, è il segretario regionale di Sicilia Futura Beppe Picciolo.
Tema del contendere, come detto, è la decisione dell'assessore Pappalardo di avocare alla Regione la scelta del Presidente del Vittorio Emanuele, cui è seguito l'annuncio del sindaco di Messina di passare all'autogestione del teatro, riprendendosi l'immobile e lasciando in sostanza alla Regione una scatola vuota (anzi, con il personale amministrativo dentro giacchè è alle dipendenze regionali).
"Caro Sindaco di Messina, il nostro Movimento e’ stato da sempre contrario alla occupazione “militare” di tutte le caselle politicamente utili da parte della Regione Siciliana ! A Messina , come a Catania od a Palermo se l’assessore Regionale vuole nominarsi il Presidente degli Enti Teatrali ….metta “i soldini veri” e crei le condizioni per il rilancio, nel caso di Messina, del Vittorio Emanuele stabilizzando gli orchestrali e rilanciando la produzione ! Viceversa hai ben ragione: trasforma il Teatro in un Ente Comunale autonomo e rendilo competitivo sui circuiti nazionali ! Su questo tu e gli altri tuoi colleghi Sindaci avrete il pieno appoggio di Sicilia Futura! La Regione deve smetterla di fare l’asso pigliatutto senza poi ….restituire nulla al territorio ! "
In verità c'è da rilevare che negli ultimi 4 anni l'amministrazione Accorinti non ha ottemperato al pagamento del contributo annuale all'Ente (100 mila euro l'anno), che ha finito con il dover basarsi sul contributo regionale e sui proventi delle produzioni e dello sbigliettamento.