Da Pace alla guerra tra Ato3 e Messinambiente la Russo chiede chiarezza

Da Pace alla guerra tra Ato3 e Messinambiente la Russo chiede chiarezza

Rosaria Brancato

Da Pace alla guerra tra Ato3 e Messinambiente la Russo chiede chiarezza

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mercoledì 10 Settembre 2014 - 15:28

La consigliera comunale del Pd Antonella Russo in un'interrogazione pone una serie di quesiti all'amministrazione sui fronti caldi del settore rifiuti: da un decreto ingiuntivo su somme "ballerine" alle lettere di fuoco tra Ato e Messinambiente, dalle decisioni su Pace fino alla durata dell'incarico di Ciacci

Nel misterioso caso dei rifiuti, (perché è infatti un mistero come sia possibile, nonostante l’arrivo di flotte di consulenti e la rivoluzione annunciata che la situazione non solo non sia cambiata, ma sia peggiorata), spuntano una serie di “zone d’ombra” sulle quali i consiglieri comunali intendono far chiarezza. E’ il caso dell’interrogazione della consigliera Pd Antonella Russo che anche alla luce delle dichiarazioni rese in commissione dal dirigente del Dipartimento ambiente Domenico Signorelli sollecita sindaco e assessore a fare chiarezza.

In questo momento i fronti caldi sono due: la piattaforma di Pace, divenuta stazione di trasferenza molto più simile a una futura discarica che ad altro, e la guerra del decreto ingiuntivo tra Messinambiente e Ato3 che ha scatenato una serie di atti di “ritorsione”. Appena ieri l’ingegnere Benedetto Aliberti, dell’Ato 3, anche in base a quello che qualsiasi messinese ha visto a luglio e ad agosto e cioè rifiuti ovunque, ha richiesto al dirigente del dipartimento di non autorizzare il “pagamento di somme per servizi non resi dal soggetto affidatario”, per evitare un danno alle casse dell’amministrazione. Del resto era stato lo stesso commissario liquidatore di Messinambiente Ciacci a dichiarare che i 32 percorsi giornalieri erano stati ridotti a 22,pertanto Aliberti ha ribadito la “minore consistenza del servizio quantificabile in circa € 1.200.000,00 a partire dal mese di gennaio”. In sostanza se Messinambiente ha ridotto il servizio anche l’amministrazione dovrebbe ridurre le risorse per evitare di pagare per qualcosa che non ha ottenuto. Nel frattempo dopo il decreto ingiuntivo per i crediti vantati da Messinambiente verso l’Ato 3 sono stati bloccati da tre mesi gli stipendi dei dipendenti della società d’ambito.

Questi sono dunque i fronti caldi sui quali si basa Antonella Russo per porre all’amministrazione una serie di quesiti per fare chiarezza su una vicenda che va sempre più aggrovigliandosi.

“Abbiamo appreso dal dirigente Signorelli in commissione- spiega l’esponente del Pd- che spetta all’Ato3 il controllo sulla consistenza e sull’efficienza del servizio di Messinambiente, da effettuare prima che l’amministrazione emetta le fatture in favore dell’azienda. Ma ci sono alcuni punti da chiarire, ad esempio se sia vero che l’assessore Ialacqua ad agosto abbia chiesto a Ciacci di sospendere la procedura esecutiva contro l’Ato. Se sia vero che l’importo del credito vantato è quello della prima lettera di uno studio legale datata 01.10.2013, pari € 4.329.477,12 iva inclusa, per il 2012, o, quello indicato in una seconda lettera, trasmessa il 13 dicembre 2013, e pari € 6.609.173,60”.

In sintesi, stando alle lettere del legale in soli 2 mesi il credito vantato per il 2012 sarebbe passato da 4 milioni a 6 milioni di euro, e non si comprende come sia stato possibile né che cosa abbia fatto l’amministrazione di fronte ad una difformità di importi che come rileva la Russo è di due milioni di euro

Ma c’è di più. “Il decreto ingiuntivo- spiega ancora Antonella Russo- Non comprende né il credito vantato per l’anno 2011 né quello relativo all’anno 2013, che non risultano oggetto di nessuna procedura di recupero mentre, per il credito vantato per il 2012 pare non risultino allegate le relative fatture”.

Ma i dubbi di Antonella Russo non si fermano solo alla procedura giudiziaria in corso e riguardano anche la raccolta,che secondo l’ordinanza sindacale, ad esempio prevede che Messinambiente si occupi anche “della raccolta dei sacchetti depositati al di fuori dei cassonetti e la pulizia delle aree circostanti”, chiedendosi se gli autocompattatori di recente acquistati siano dotati di caricamento laterale o posteriore e quindi in grado di effettuarla.

“Alla luce di quanto dichiarato nell’audizione dell’Ing. Signorelli, esistono 6 compattatori, 3 mezzi scarrabili, 7 mezzi piccoli, di proprietà dell’Ato, nati per essere utilizzati come mezzi di trasporto dei rifiuti differenziati e che invece vengono utilizzati come mezzi di trasporto dei rifiuti indifferenziati, pertanto chiedo all’amministrazione s tale uso improprio possa causare danni ai mezzi o rallentare il percorso virtuoso di raccolta e svuotamento dei rifiuti differenziati”.

La consigliera Pd chiede inoltre di sapere quali intenzioni la giunta abbia sia per i servizi resi dall’Ato3 per il futuro, vista l’imminente chiusura delle società d’ambito che per il futuro dei dipendenti. La Russo si chiede poi cosa l’amministrazione intenda fare dopo la nota di fuoco con la quale Alberti ricorda che i disservizi dei due mesi estivi non dovrebbero essere pagati come “servizi resi”, ma decurtati e “Se è vero, e, se sì, sulla base di quali disposizioni normative o contrattuali, che esiste una scadenza temporale nel conferimento di incarico di commissario liquidatore ad Alessio Ciacci, e non anche, invece, un conferimento di incarico perdurante fino al termine della procedura di liquidazione della partecipata. Se intende il Comune di Messina, alla luce dell’ordinanza di chiusura dell’area di stazionamento rifiuti di Pace già firmata dall’Ing. Signorelli, emettere ordinanza sindacale in tal senso, e se è intenzione dell’Amministrazione reperire altra area di stazionamento rifiuti o farli confluire direttamente in discarica con l’ausilio dei soli autocompattatori, o, ancora, se esiste modo di far trasferire i rifiuti raccolti nei cassonetti dagli autocompattatori agli autoarticolati, che attualmente trasportano i rifiuti medesimi in discarica”.

Da Pace alla guerra tra Messinambiente e Ato la Russo non tralascia alcun dettaglio chiedendo cosa,in questo clima di caos e scontri quotidiani,la giunta intenda fare punto per punto, dai disservizi estivi fino ad una procedura ingiuntiva che presenterebbe alcune “falle”, per concludere con il futuro della gestione della raccolta. Una politica corretta del settore deve saper dare risposte sia all’immediato che guardando oltre.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. F I N A L M E N T E Alessandra RUSSO si è decisa a interpretare il suo ruolo di consigliere comunale, con questa interrogazione tenta di uscire dalla scena di xxxxxxxxxx ma per essere credibile dovrebbe allargare il suo campo di osservazione, magari prendendo spunto dai miei commenti.

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  2. F I N A L M E N T E Alessandra RUSSO si è decisa a interpretare il suo ruolo di consigliere comunale, con questa interrogazione tenta di uscire dalla scena di xxxxxxxxxx ma per essere credibile dovrebbe allargare il suo campo di osservazione, magari prendendo spunto dai miei commenti.

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